Devastato il sito archeologico di Faragola, Nobile: "Atto criminale tra i peggiori avvenuti in Capitanata"
(credits: l'Immediato.net) |
"E' un atto criminale - dichiara Mario Nobile, Segretario provinciale di Sinistra Italiana Capitanata - tra i più gravi che si ricordino nella nostra provincia, poiché qualcuno ha deliberatamente attentato alla storia della Capitanata, ad un inestimabile patrimonio culturale e ad un luogo che aveva visto il lavoro di tantissimi professionisti dei beni culturali, molti dei quali provenienti dalla nostra terra, ai quali va la nostra incondizionata solidarietà".
"Non sono ancora note le responsabilità - conclude Nobile - ma è certo che il sito di Faragola rappresentava un problema per qualcuno che nella zona non gradiva la presenza delle attività ad esso connesse.
E' necessario accertare in tutti i modi gli avvenimenti, ma ancor più importante risulta l'impegno immediato da parte delle istituzioni regionali e nazionali per rifinanziare immediatamente la Villa di Faragola, recuperare quanto non sia stato irrimediabilmente compromesso, rilanciare - al contrario degli ultimi anni - le attività di restauro, le visite, i laboratori didattici".
"Dolore e sconcerto Regione e Soprintendenza" - La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia e la Regione Puglia esprimono – con una nota congiunta - profondo dolore e sconcerto di fronte alla distruzione della copertura della villa romana di Faragola ad Ascoli Satriano, a causa di un incendio sviluppatosi questa notte.
“Molte aspettative e molte speranze erano riposte nell'intervento di valorizzazione curato dal Segretariato Regionale del MiBACT per la Puglia e mirato al miglioramento della fruizione di un sito di eccezionale importanza.
“Non solo sono andati in fumo anni di investimenti e lavoro dell'Università di Foggia, delle Soprintendenze e della Regione, ma anche e soprattutto sono rimasti gravemente danneggiati mosaici e marmi di inestimabile valore. Si attendono gli esiti dei rilievi dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri del Nucleo TPC di Bari per capire la dinamica dell'incendio”.
"Se l'origine di questo grave episodio si rivelasse dolosa - si apprende dai vertici regionali del MiBACT - sarebbe una ferita ancor più grave e dolorosa, perché metterebbe in luce il disprezzo per il patrimonio culturale e lo squallore morale di personaggi che antepongono il proprio particolare al bene comune".
"In attesa che la Magistratura e le Forze dell'ordine chiariscano le cause e le responsabilità - dichiara preoccupata l'assessore regionale alla Cultura Loredana Capone che questo pomeriggio si è recata sul posto con il Direttore del Dipartimento Aldo Patruno - la Regione Puglia intende rinnovare l'impegno ad andare avanti con determinazione nella collaborazione istituzionale con il Ministero dei Beni Culturali, le Università e gli Enti locali, per il recupero, la riqualificazione, il riuso e la valorizzazione dello straordinario patrimonio culturale materiale e immateriale di questa Regione".
"E' nostro dovere - continua l'assessore - accrescere sempre di più il presidio culturale nel Gargano e in Capitanata. A tal fine continueremo, sulla base della strategia adottata negli ultimi mesi e finanziata con i bandi regionali, a fare formazione e riaprire biblioteche, laboratori, teatri, musei, cinema, assicurandone la gestione quotidiana per garantire ai ragazzi della nostra Terra lavoro e buona occupazione nell'industria culturale e creativa".
Così in una nota Loredana Capone - Ass. Industria turistica e culturale della Regione Puglia, Eugenia Vantaggiato, segreteriato generale del Mibact, Simonetta Bonomi, Soprintendente all'Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Foggia e Bat.
Cera: “La Regione si costituisca parte civile” - Nota del Presidente del Gruppo consiliare dei Popolari, Napoleone Cera. “La Regione Puglia si costituisca parte civile contro gli eventuali responsabili dello scempio nell’area archeologica di Faragola, oggetto di un atto sconsiderato e altamente lesivo nei confronti della comunità di Ascoli Satriano e di tutta la Puglia.
Non si possono tollerare azioni così invasive per la tutela e valorizzazione della culturale pugliese, ma soprattutto non si può lasciar correre che soldi pubblici, destinati proprio al recupero e valorizzazione di un’area archeologica, vengano depredati e sperperati a causa di atti dolosi, così come pare sia avvenuto per la distruzione della copertura del sito di Faragola".
"Poco più di un anno fa - prosegue Cera - la Regione Puglia, attraverso una determina dell’Area politiche per la promozione del territorio, dei saperi e dei talenti, con un accordo di programma, destinava 1 milione e 600 mila euro al recupero e valorizzazione dell’area archeologica di Faragola e del Parco dei Serpenti ad Ascoli Satriano. I termine dei lavori è previsto per marzo 2018, ma viste le condizioni in cui è stato ridotto il sito archeologico, difficilmente potrà essere rispettata la data di consegna, con ulteriore danno alla comunità locale che si vede privata della fruizione di un bene storico di grande richiamo culturale, accademico e turistico".
"Per questo occorre mano ferma - conclude - contro chi si rende responsabile di simili scempi contro la Storia che offendono la dignità culturale dell’intera Puglia e del suo patrimonio storico-culturale. Auspico quindi una decisa presa di posizione della giunta e dell’assessore regionale alla Cultura ad essere al fianco degli amministratori di Ascoli Satriano e a tutti i pugliesi che non vogliono rinunciare a valorizzare il patrimonio artistico-culturale della nostra regione”.
"Poco più di un anno fa - prosegue Cera - la Regione Puglia, attraverso una determina dell’Area politiche per la promozione del territorio, dei saperi e dei talenti, con un accordo di programma, destinava 1 milione e 600 mila euro al recupero e valorizzazione dell’area archeologica di Faragola e del Parco dei Serpenti ad Ascoli Satriano. I termine dei lavori è previsto per marzo 2018, ma viste le condizioni in cui è stato ridotto il sito archeologico, difficilmente potrà essere rispettata la data di consegna, con ulteriore danno alla comunità locale che si vede privata della fruizione di un bene storico di grande richiamo culturale, accademico e turistico".
"Per questo occorre mano ferma - conclude - contro chi si rende responsabile di simili scempi contro la Storia che offendono la dignità culturale dell’intera Puglia e del suo patrimonio storico-culturale. Auspico quindi una decisa presa di posizione della giunta e dell’assessore regionale alla Cultura ad essere al fianco degli amministratori di Ascoli Satriano e a tutti i pugliesi che non vogliono rinunciare a valorizzare il patrimonio artistico-culturale della nostra regione”.