di BEATRICE GALLUZZO - Un lungo articolo pubblicato su Repubblica annuncia l’imminente arrivo nelle librerie di tutta Italia della biografia del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, candidato premier del Movimento 5 stelle. Dietro la- si fa per dire- macchina da scrivere c’è Paolo Picone, amico d’infanzia e compagno al liceo Vittorio Ambriani di Pomigliano d’Arco, dove il giovane politico ha mosso i primi passi di quel sentiero che lo ha condotto fino a Montecitorio.
A quanto riportato dall’autore, Di Maio negli anni della fanciullezza ottiene il suo primo incarico di responsabilità, ovvero addetto al fondo cassa della classe. Questo accadeva alle scuole medie, quando era iscritto in uno degli istituti migliori della città, il Mazzini. Il prepuberale Di Maio, poi, si dedica già a letture impegnate: le biografie di Pertini e “Storia d’Italia” di Montanelli. Ma la passione per la politica non era ancora sbocciata, sognava infatti di indossare la divisa e diventare poliziotto.
Negli anni del liceo, sviluppa poi una spiccata passione per le materie umanistiche e si inserisce in una lista studentesca alternativa a quella di sinistra, che occupava una posizione egemone all’interno dell’istituto. In questa sede affina le sue doti diplomatiche e di negoziazione. "Noi impediremo l'annuale occupazione dell'istituto, in cambio voi insegnanti parteciperete al nostro fianco alle manifestazioni in cui rivendicheremo strutture scolastiche migliori”, disse al Preside del liceo.
Gli anni dell’università si rivelano più travagliati del previsto: un primo tentativo ad ingegneria si rivela fallimentare; dopodichè la scelta ricade sulla facoltà di legge, in realtà mai terminata. Di Maio diviene mentore dei fuoricorso di tutta Italia, e spiega il perchè non abbia mai portato a compimento il suo percorso di studi: “Facendo gli esami da vice presidente della Camera potrebbe essere ingiustamente privilegiato rispetto agli altri studenti”, ha dichiarato il prestigioso membro del M5s.
Un primo tentativo di candidatura al consiglio comunale nel 2010, dove ottiene solo 59 voti, non lo fa perdere d’animo; tanto che nel 2012 alle parlamentarie online ottiene il secondo posto nella lista M5S in Campania. “Per la gioia non dormii per due notti”, rivela nelle pagine della biografia. Il 21 marzo 2013 la svolta: vicepresidente della camera a soli 26 anni. Un ragazzo italiano che fa il lavapiatti a Bruxelles ha invitato Di Maio a essere forte in questi mesi di attesa febbrile per le elezioni politiche. “Se cambiamo questo Paese potrai tornare, se falliamo ti raggiungeremo", ha risposto il candidato premier.
A quanto riportato dall’autore, Di Maio negli anni della fanciullezza ottiene il suo primo incarico di responsabilità, ovvero addetto al fondo cassa della classe. Questo accadeva alle scuole medie, quando era iscritto in uno degli istituti migliori della città, il Mazzini. Il prepuberale Di Maio, poi, si dedica già a letture impegnate: le biografie di Pertini e “Storia d’Italia” di Montanelli. Ma la passione per la politica non era ancora sbocciata, sognava infatti di indossare la divisa e diventare poliziotto.
Negli anni del liceo, sviluppa poi una spiccata passione per le materie umanistiche e si inserisce in una lista studentesca alternativa a quella di sinistra, che occupava una posizione egemone all’interno dell’istituto. In questa sede affina le sue doti diplomatiche e di negoziazione. "Noi impediremo l'annuale occupazione dell'istituto, in cambio voi insegnanti parteciperete al nostro fianco alle manifestazioni in cui rivendicheremo strutture scolastiche migliori”, disse al Preside del liceo.
Gli anni dell’università si rivelano più travagliati del previsto: un primo tentativo ad ingegneria si rivela fallimentare; dopodichè la scelta ricade sulla facoltà di legge, in realtà mai terminata. Di Maio diviene mentore dei fuoricorso di tutta Italia, e spiega il perchè non abbia mai portato a compimento il suo percorso di studi: “Facendo gli esami da vice presidente della Camera potrebbe essere ingiustamente privilegiato rispetto agli altri studenti”, ha dichiarato il prestigioso membro del M5s.
Un primo tentativo di candidatura al consiglio comunale nel 2010, dove ottiene solo 59 voti, non lo fa perdere d’animo; tanto che nel 2012 alle parlamentarie online ottiene il secondo posto nella lista M5S in Campania. “Per la gioia non dormii per due notti”, rivela nelle pagine della biografia. Il 21 marzo 2013 la svolta: vicepresidente della camera a soli 26 anni. Un ragazzo italiano che fa il lavapiatti a Bruxelles ha invitato Di Maio a essere forte in questi mesi di attesa febbrile per le elezioni politiche. “Se cambiamo questo Paese potrai tornare, se falliamo ti raggiungeremo", ha risposto il candidato premier.