di NICOLA ZUCCARO - Don nonchè Monsignor Tonino Bello, sindaco di Molfetta. Nel discorso a braccio tenuto da Paolo Gentiloni, in occasione della cerimonia inaugurale dell'81ma Campionaria del Levante, non è passata inascoltata agli operatori della comunicazione e della stampa accreditata questa inesattezza, espressa dal Presidente del Consiglio.
Allo stupore timidamente accennato dai soggetti precedentemente menzionati e presenti nel Centro congressi, nelle ore successive, questa "gaffe" è stata ripresa dai social, tanto da porgersi la seguente domanda. Fermo restando che la Presidenza del Consiglio dei Ministri sia supportata da un Ufficio stampa, è mai possibile che nessun componente del medesimo abbia informato Gentiloni che Don Tonino Bello è stato un vescovo e non un sindaco di Molfetta?
Se è vero come è vero che sbagliare è umano, è altrettanto vero che perseverare è diabolico. E ancor di piùnel caso di questa gaffe, puntualmente caduta nella gogna della rete, specie quando a pronunciarla è stato un alto esponente istituzionale. Laureato in Scienze Politiche e giornalista professionista.
Allo stupore timidamente accennato dai soggetti precedentemente menzionati e presenti nel Centro congressi, nelle ore successive, questa "gaffe" è stata ripresa dai social, tanto da porgersi la seguente domanda. Fermo restando che la Presidenza del Consiglio dei Ministri sia supportata da un Ufficio stampa, è mai possibile che nessun componente del medesimo abbia informato Gentiloni che Don Tonino Bello è stato un vescovo e non un sindaco di Molfetta?
Se è vero come è vero che sbagliare è umano, è altrettanto vero che perseverare è diabolico. E ancor di piùnel caso di questa gaffe, puntualmente caduta nella gogna della rete, specie quando a pronunciarla è stato un alto esponente istituzionale. Laureato in Scienze Politiche e giornalista professionista.