LECCE - La raccolta differenziata “porta a porta” a Lecce ormai a pieno regime, era una necessità indifferibile per arginare il problema dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani, ma ha determinato la nascita di mini discariche a cielo aperto a causa di quegli incivili che si ostinano ancora a non differenziare e che si trovano costretti ad abbondare i propri scarti sulle strade.
La prova è data dalle numerose segnalazioni che sono giunte allo “Sportello dei Diritti” nel corso del tempo e che sono state oggetto di nostri interventi, che almeno in passato, non hanno trovato la pronta reazione della precedente amministrazione, tanto che le aree in questione sono aumentate per numero ed estensione.
L'ultima nell’ordine è la zona tra via Enrico Ameri e via Luigi Scrimieri a due passi dallo Stadio, dove per svariate centinaia di metri è possibile verificare visivamente ai margini delle due strade la presenza di cumuli di rifiuti di ogni tipo, dall’immondizia “residenziale”, alle gomme, mobilio in disuso, frigoriferi e chi più ne ha più ne metta, che nel corso del tempo sono stati oggetto di incendi che hanno reso l’aria irrespirabile per centinaia di metri.
Una situazione di degrado non più tollerabile per il decoro pubblico e per l’igiene urbana, che per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, dev’essere prontamente risolta da parte del Comune di Lecce con un intervento immediato di rimozione dei rifiuti e l’installazione di fototrappole per identificare prontamente e sanzionare coloro che gettano i rifiuti.
La prova è data dalle numerose segnalazioni che sono giunte allo “Sportello dei Diritti” nel corso del tempo e che sono state oggetto di nostri interventi, che almeno in passato, non hanno trovato la pronta reazione della precedente amministrazione, tanto che le aree in questione sono aumentate per numero ed estensione.
L'ultima nell’ordine è la zona tra via Enrico Ameri e via Luigi Scrimieri a due passi dallo Stadio, dove per svariate centinaia di metri è possibile verificare visivamente ai margini delle due strade la presenza di cumuli di rifiuti di ogni tipo, dall’immondizia “residenziale”, alle gomme, mobilio in disuso, frigoriferi e chi più ne ha più ne metta, che nel corso del tempo sono stati oggetto di incendi che hanno reso l’aria irrespirabile per centinaia di metri.
Una situazione di degrado non più tollerabile per il decoro pubblico e per l’igiene urbana, che per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, dev’essere prontamente risolta da parte del Comune di Lecce con un intervento immediato di rimozione dei rifiuti e l’installazione di fototrappole per identificare prontamente e sanzionare coloro che gettano i rifiuti.