di BEATRICE GALLUZZO - “I giornali volevano le primarie fiction, noi gli abbiamo dato la realtà” si legge sul Blog delle Stelle. Ieri è stata pubblicata la rosa dei candidati per le primarie del Movimento, in cui spicca la figura ammantata di ovvia predestinazione di Luigi di Maio e altri sette sfidanti reduci perlopiù da esperienze di amministrazione locale. Solo una senatrice in corsa, Elena Fattori, che il Corriere definisce “semisconosciuta”.
Volendo entrare nel dettaglio per onorare almeno la memoria di alcuni dei coraggiosi in corsa per questa sfida all’ultimo voto elettronico, possiamo citare la presenza in gara di Vincenzo Cicchetti, per esempio, consigliere comunale, che dal suo profilo di sfidante sul Blog ci tiene a dire no, cito testualmente, “al paraculismo e all’improvvisazione”; Andrea Davide Frallicciardi, ex capogruppo a Figline Valdarno (Firenze) e perito elettronico con capacità e competenze professionali “non necessariamente riconosciute da certificati e diplomi ufficiali” , infine Gianmarco Novi, consigliere comunale a Monza capace di sognare in grande. Tra le sue intenzioni spiccano “riportare la sovranità monetaria in Italia” e “l’introduzione del concetto di antispecismo”.
Cronaca di una vittoria annunciata? Secondo molti sì. Ancora comunque, non è chiaro quando inizieranno le votazioni e quanti siano effettivamente gli iscritti certificati con diritto al voto. In ogni caso, queste primarie hanno procurato malumori intestini al Movimento stesso, a partire da Roberto Fico, di cui molti aspettavano la candidatura, che ha sottolineato più volte le criticità insite nella nuova regola che affida al candidato premier anche il ruolo di “capo politico” del movimento. “E’ naturale lo prevede anche la legge”, ha dichiarato sulla questione Roberta lombardi, deputata e futura candidata per il Lazio. Neanche Alessandro di Battista scende in campo, ma d’altronde questo si sapeva già. In ogni caso spiegherà le sue ragioni venerdì a Rimini, durante la kermesse “Italia a 5 stelle”, durante la quale anche Di Maio parlerà della sua candidatura e dove verrà anche svelato il nome del vincitore di queste combattute primarie.
Comunque, la lista non è ancora chiusa definitivamente. “Coloro che hanno sottoposto tempestivamente una candidatura ritenuta priva di tutti i requisiti richiesti, potranno formulare osservazioni o fornire elementi integrativi” , possibilità estesa fino alle 15.00 di oggi. Così farà, per esempio, Amerigo Rutigliano, iscritto al Movimento che ritiene di avere le carte in regola per partecipare alla corsa. E se la sua candidatura non dovesse essere accettata, dice piccato “annuncio sin da ora che, come iscritto presenterò ricorso contro primarie del tutto falsate”. Ironico, Roberto Saviano ufficializza la sua candidatura. “Lo faccio anche per trarre il MoVimento dall'impaccio di una situazione patetica per non dire bulgara”, aggiunge.
Volendo entrare nel dettaglio per onorare almeno la memoria di alcuni dei coraggiosi in corsa per questa sfida all’ultimo voto elettronico, possiamo citare la presenza in gara di Vincenzo Cicchetti, per esempio, consigliere comunale, che dal suo profilo di sfidante sul Blog ci tiene a dire no, cito testualmente, “al paraculismo e all’improvvisazione”; Andrea Davide Frallicciardi, ex capogruppo a Figline Valdarno (Firenze) e perito elettronico con capacità e competenze professionali “non necessariamente riconosciute da certificati e diplomi ufficiali” , infine Gianmarco Novi, consigliere comunale a Monza capace di sognare in grande. Tra le sue intenzioni spiccano “riportare la sovranità monetaria in Italia” e “l’introduzione del concetto di antispecismo”.
Cronaca di una vittoria annunciata? Secondo molti sì. Ancora comunque, non è chiaro quando inizieranno le votazioni e quanti siano effettivamente gli iscritti certificati con diritto al voto. In ogni caso, queste primarie hanno procurato malumori intestini al Movimento stesso, a partire da Roberto Fico, di cui molti aspettavano la candidatura, che ha sottolineato più volte le criticità insite nella nuova regola che affida al candidato premier anche il ruolo di “capo politico” del movimento. “E’ naturale lo prevede anche la legge”, ha dichiarato sulla questione Roberta lombardi, deputata e futura candidata per il Lazio. Neanche Alessandro di Battista scende in campo, ma d’altronde questo si sapeva già. In ogni caso spiegherà le sue ragioni venerdì a Rimini, durante la kermesse “Italia a 5 stelle”, durante la quale anche Di Maio parlerà della sua candidatura e dove verrà anche svelato il nome del vincitore di queste combattute primarie.
Comunque, la lista non è ancora chiusa definitivamente. “Coloro che hanno sottoposto tempestivamente una candidatura ritenuta priva di tutti i requisiti richiesti, potranno formulare osservazioni o fornire elementi integrativi” , possibilità estesa fino alle 15.00 di oggi. Così farà, per esempio, Amerigo Rutigliano, iscritto al Movimento che ritiene di avere le carte in regola per partecipare alla corsa. E se la sua candidatura non dovesse essere accettata, dice piccato “annuncio sin da ora che, come iscritto presenterò ricorso contro primarie del tutto falsate”. Ironico, Roberto Saviano ufficializza la sua candidatura. “Lo faccio anche per trarre il MoVimento dall'impaccio di una situazione patetica per non dire bulgara”, aggiunge.