VENEZIA – “Quella della procura è stata un’aggressione mediatica nei confronti miei e della città . E finalmente il tribunale mi ha reso giustizia”. Così Giorgio Orsoni, ex sindaco di Venezia, a capo di una giunta di centrosinistra dimessosi dopo l’arresto per finanziamento illecito ai partiti nello scandalo del Mose, ha commentato in un’intervista a “Repubblica” la sentenza di assoluzione.
“Sono felice dell’esito anche se la sentenza non mi soddisfa del tutto – ha detto Orsoni – perché per una parte delle imputazioni c’è l’assoluzione mentre per l’altra c’è la prescrizione. Resta però la grande tristezza e grande amarezza per quello che è successo il 4 giugno di tre anni fa”.
Perchè, ha continuato Orsoni, “io credo che sia stato un abuso vero e proprio della procura, un’aggressione fatta a me e alla città ”. E sul Partito Democratico che qualche giorno dopo l’inchiesta scaricò l’ex sindaco, Orsoni ha dichiarato: “le scuse non si chiedono, al limite si porgono. Mi lasci dire, però, che bisognerebbe dare un calcio politico a chi decise di darlo a me”.
“Sono felice dell’esito anche se la sentenza non mi soddisfa del tutto – ha detto Orsoni – perché per una parte delle imputazioni c’è l’assoluzione mentre per l’altra c’è la prescrizione. Resta però la grande tristezza e grande amarezza per quello che è successo il 4 giugno di tre anni fa”.
Perchè, ha continuato Orsoni, “io credo che sia stato un abuso vero e proprio della procura, un’aggressione fatta a me e alla città ”. E sul Partito Democratico che qualche giorno dopo l’inchiesta scaricò l’ex sindaco, Orsoni ha dichiarato: “le scuse non si chiedono, al limite si porgono. Mi lasci dire, però, che bisognerebbe dare un calcio politico a chi decise di darlo a me”.