BRINDISI - Il progetto “Stop agli abusi sui bambini” va avanti nella nuova tappa di costruzione di una rete e arriva per la prima volta a Brindisi con un corso di formazione, dall’approccio innovativo e molto pratico, rivolto ai pediatri per promuovere una forte azione preventiva contro gli abusi sui minori. Il corso si svolgerà oggi dalle 9.00 alle 17.30 a Palazzo Virgilio al Corso Umberto I, 149.
Lanciato e sostenuto dalla farmaceutica Menarini con un investimento di un milione di euro, il progetto ha lo scopo di creare in tutte le regioni italiane una rete antiabusi sui bambini, che vedrà impegnati pediatri “trainer” e “a cascata” arriverà a coinvolgere 15000 medici “sentinella” tra pediatri e medici di base. L’iniziativa è svolta in collaborazione con la Società Italiana di Pediatria (SIP) e la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), che hanno individuato i pediatri “trainer”.
Piccole vite segnate, talvolta distrutte, che in pochi casi però vengono alla luce. Nel nostro Paese sono 70/80mila i bimbi e gli adolescenti che, secondo le statistiche. subiscono ogni anno violenze e abusi ma troppo poche sono le denunce. In base ai dati regionali delle Linee Guida per il maltrattamento sui minori, i bimbi a rischio di subire incuria, violenze psicologiche e fisiche presi in carico dai Servizi Sociali sono oltre 6000; di questi il 3,5% subisce violenze fisiche e il 2% violenze sessuali - dato, quest’ultimo, ampiamente sottostimato rispetto alla media nazionale del 4,2%.
“Occorre fare molta attenzione ed evitare pregiudizi nel cercare di intercettare gli abusi sui minori perché il fenomeno è estremamente trasversale e si annida in tutti gli ambienti- afferma Domenico Cipolla, formatore nazionale per la SIP. Se il degrado economico e sociale delle periferie è infatti un forte indicatore di rischio, non per questo bisogna farsi fuorviare. Infatti bisogna cogliere i segnali di disagio a prescindere dal quartiere o zona di provenienza perché gli ambienti più privilegiati, le cosiddette famiglie “bene” possono nascondere casi di abusi insospettabili. Se l’incuria, la trascuratezza e l’abbandono familiare rappresentano le tipologie di abuso che emergono più facilmente, d’altro canto c’è una forte esigenza di corsi ad hoc per i pediatri perché siano sempre più preparati e pronti ad individuare i casi sommersi di violenza più subdola come quella sessuale”.
“Riteniamo che la figura del pediatra, sia esso di famiglia, universitario od ospedaliero, svolga un ruolo centrale nella lotta agli abusi sui minori di qualsiasi genere e grado - osserva Elisabetta Quaranta, Segretario Provinciale FIMP Brindisi - Ma per fare emergere il sommerso e dare un aiuto concreto alle piccole vittime senza voce è necessario conoscere gli strumenti clinici e giuridici e gli atteggiamenti più appropriati da assumere in situazioni così delicate. Per questo la giornata formativa ha lo scopo di fornire una guida concreta al riconoscimento e alla segnalazione degli episodi di abuso al fine di creare un sistema fatto di pediatri che sappiano a loro volta orientare altri colleghi fornendo consigli e aiuto per la gestione dei casi sospetti. Siamo molto orgogliosi di contribuire alla realizzazione di un progetto che va a potenziare una struttura di rete interdisciplinare specialistica già esistente, realizzata dalla Regione Puglia”.
“La difesa dei bambini è lo spirito che anima questo progetto ambizioso e coinvolgente, che rende l’Italia un esempio per tutti gli altri Paesi – intervengono Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, Presidente e Vicepresidente del Gruppo Menarini – A seguito di questa giornata ci auguriamo che i pediatri pugliesi possano rappresentare sempre di più un baluardo a salvaguardia dei bambini per contribuire a dire “STOP” una volta per tutte alla piaga degli abusi sui minori”.
Lanciato e sostenuto dalla farmaceutica Menarini con un investimento di un milione di euro, il progetto ha lo scopo di creare in tutte le regioni italiane una rete antiabusi sui bambini, che vedrà impegnati pediatri “trainer” e “a cascata” arriverà a coinvolgere 15000 medici “sentinella” tra pediatri e medici di base. L’iniziativa è svolta in collaborazione con la Società Italiana di Pediatria (SIP) e la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), che hanno individuato i pediatri “trainer”.
Piccole vite segnate, talvolta distrutte, che in pochi casi però vengono alla luce. Nel nostro Paese sono 70/80mila i bimbi e gli adolescenti che, secondo le statistiche. subiscono ogni anno violenze e abusi ma troppo poche sono le denunce. In base ai dati regionali delle Linee Guida per il maltrattamento sui minori, i bimbi a rischio di subire incuria, violenze psicologiche e fisiche presi in carico dai Servizi Sociali sono oltre 6000; di questi il 3,5% subisce violenze fisiche e il 2% violenze sessuali - dato, quest’ultimo, ampiamente sottostimato rispetto alla media nazionale del 4,2%.
“Occorre fare molta attenzione ed evitare pregiudizi nel cercare di intercettare gli abusi sui minori perché il fenomeno è estremamente trasversale e si annida in tutti gli ambienti- afferma Domenico Cipolla, formatore nazionale per la SIP. Se il degrado economico e sociale delle periferie è infatti un forte indicatore di rischio, non per questo bisogna farsi fuorviare. Infatti bisogna cogliere i segnali di disagio a prescindere dal quartiere o zona di provenienza perché gli ambienti più privilegiati, le cosiddette famiglie “bene” possono nascondere casi di abusi insospettabili. Se l’incuria, la trascuratezza e l’abbandono familiare rappresentano le tipologie di abuso che emergono più facilmente, d’altro canto c’è una forte esigenza di corsi ad hoc per i pediatri perché siano sempre più preparati e pronti ad individuare i casi sommersi di violenza più subdola come quella sessuale”.
“Riteniamo che la figura del pediatra, sia esso di famiglia, universitario od ospedaliero, svolga un ruolo centrale nella lotta agli abusi sui minori di qualsiasi genere e grado - osserva Elisabetta Quaranta, Segretario Provinciale FIMP Brindisi - Ma per fare emergere il sommerso e dare un aiuto concreto alle piccole vittime senza voce è necessario conoscere gli strumenti clinici e giuridici e gli atteggiamenti più appropriati da assumere in situazioni così delicate. Per questo la giornata formativa ha lo scopo di fornire una guida concreta al riconoscimento e alla segnalazione degli episodi di abuso al fine di creare un sistema fatto di pediatri che sappiano a loro volta orientare altri colleghi fornendo consigli e aiuto per la gestione dei casi sospetti. Siamo molto orgogliosi di contribuire alla realizzazione di un progetto che va a potenziare una struttura di rete interdisciplinare specialistica già esistente, realizzata dalla Regione Puglia”.
“La difesa dei bambini è lo spirito che anima questo progetto ambizioso e coinvolgente, che rende l’Italia un esempio per tutti gli altri Paesi – intervengono Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, Presidente e Vicepresidente del Gruppo Menarini – A seguito di questa giornata ci auguriamo che i pediatri pugliesi possano rappresentare sempre di più un baluardo a salvaguardia dei bambini per contribuire a dire “STOP” una volta per tutte alla piaga degli abusi sui minori”.
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