BARI - Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, ha impugnato la legge sulla partecipazione della Regione Puglia n. 28 del 13/07/2017 in quanto, si legge nel comunicato al termine del cdm, "alcune norme prevedono strumenti di partecipazione regionale relativamente a opere statali e di interesse nazionale che incidono significativamente sul dibattito pubblico previsto per tali opere dalla legislazione statale di riferimento".
"La norma ritenuta incostituzionale dal governo prevede che la Regione, quando è chiamata ad esprimersi su grandi opere, possa indire un dibattito pubblico per acquisire le valutazioni della collettività. Si tratta di disposizioni già presenti anche in altre normative regionali come quella della Toscana e che non sono state in passato ritenute illegittime. La Puglia nel solco di tali esperienze, e comunque previo approfondimento giuridico, ha introdotto il dibattito pubblico esclusivamente nell'ambito delle proprie competenze. Tanto è vero che per rassicurare il Governo che non si sarebbero svolti incontri o discussioni su opere di esclusiva competenza statale in cui le regioni non sono chiamate ad esprimersi, ho formalmente assunto l'impegno di ribadire questo concetto modificando alcune disposizioni sulle opere oggetto di dibattito pubblico. Ma neppure tale impegno formale ha evidentemente rassicurato il governo". Lo dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano in merito alla decisione del governo di impugnare la legge regionale sulla Partecipazione (L. reg. 28/17).
"La norma ritenuta incostituzionale dal governo prevede che la Regione, quando è chiamata ad esprimersi su grandi opere, possa indire un dibattito pubblico per acquisire le valutazioni della collettività. Si tratta di disposizioni già presenti anche in altre normative regionali come quella della Toscana e che non sono state in passato ritenute illegittime. La Puglia nel solco di tali esperienze, e comunque previo approfondimento giuridico, ha introdotto il dibattito pubblico esclusivamente nell'ambito delle proprie competenze. Tanto è vero che per rassicurare il Governo che non si sarebbero svolti incontri o discussioni su opere di esclusiva competenza statale in cui le regioni non sono chiamate ad esprimersi, ho formalmente assunto l'impegno di ribadire questo concetto modificando alcune disposizioni sulle opere oggetto di dibattito pubblico. Ma neppure tale impegno formale ha evidentemente rassicurato il governo". Lo dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano in merito alla decisione del governo di impugnare la legge regionale sulla Partecipazione (L. reg. 28/17).