BARI - Dichiarazione del vicepresidente della Commissione Sanità e consigliere regionale di Direzione Italia, Luigi Manca. "Le notizie che arrivano dalla Procura di Napoli, di un’inchiesta sulla possibilità che sia stato venduto un algoritmo per superare il test di Medicina alla Facoltà dell’Università partenopea - dichiara Manca - ci convince ancor di più che il sistema di accesso va modificato subito".
"Da medico, prima ancora che consigliere regionale - prosegue -, leggendo i quesiti che quest’anno (ma gli altri anni non sono stati da meno) erano stati proposti per superare il test, avevo già avuto modo di dire che era una follia selezionare la futura classe medica italiana facendo domande che o non hanno nulla a che fare con la Facoltà o peggio con domande che richiedevano di aver già superato alcuni esami universitari.
Il numero chiuso è una violazione del diritto allo studio e, inevitabilmente, favorisce se non forme di vera e propria illegalità, come nel caso che sta accertando la magistratura napoletana, ma un business di corsi e testi che richiedono alla famiglia esborsi di 3/5 mila euro. Tenuto conto che siamo di fronte a una carenza di medici che gli stessi Ordini stanno denunciando pubblicamente con 6x3 affissi in tutte le maggiori città italiane.
Come Direzione Italia, con i parlamentari Benedetto Fucci e Luigi D’Ambrosio Lettieri, - conclude Manca - abbiamo già chiesto un appuntamento al Ministero della Salute per avere delle precise indicazioni che ci consentano di presentare una proposta di legge per l’abolizione del numero chiuso a Medicina".
"Da medico, prima ancora che consigliere regionale - prosegue -, leggendo i quesiti che quest’anno (ma gli altri anni non sono stati da meno) erano stati proposti per superare il test, avevo già avuto modo di dire che era una follia selezionare la futura classe medica italiana facendo domande che o non hanno nulla a che fare con la Facoltà o peggio con domande che richiedevano di aver già superato alcuni esami universitari.
Il numero chiuso è una violazione del diritto allo studio e, inevitabilmente, favorisce se non forme di vera e propria illegalità, come nel caso che sta accertando la magistratura napoletana, ma un business di corsi e testi che richiedono alla famiglia esborsi di 3/5 mila euro. Tenuto conto che siamo di fronte a una carenza di medici che gli stessi Ordini stanno denunciando pubblicamente con 6x3 affissi in tutte le maggiori città italiane.
Come Direzione Italia, con i parlamentari Benedetto Fucci e Luigi D’Ambrosio Lettieri, - conclude Manca - abbiamo già chiesto un appuntamento al Ministero della Salute per avere delle precise indicazioni che ci consentano di presentare una proposta di legge per l’abolizione del numero chiuso a Medicina".