ROMA - Tracce rilevanti dell'insetticida Fipronil sono state trovate nel corso di un controllo in un campione di uova fresche proveniente dalla Calabria e commercializzate sul territorio nazionale con marchio UOVA ROSSE Az. Agricola Tomaino Rosina. Per questo il Ministero della salute ha diffuso il richiamo del lotto di uova di varie categorie provenienti dall’allevamento AZIENDA AGRICOLA TOMAINO ROSINA - Serrastretta(CZ) loc. San Nicola n. 5, per presenza di fipronil. Le uova richiamate appartengono dal lotto che riporta sul guscio il codice allevamento cod. 3IT129 in confezioni da 30 uova.
Il provvedimento è stato disposto dai Servizi veterinari delle AASSPP Calabria perché in alcuni campioni di uova proveniente da questo lotto è stato riscontrato un livello di fipronil superiore al limite di tossicità acuta di 0.72 mg/kg.
Il Ministero della salute, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che avverte di un " Rischio grave per la salute dei consumatori per pericolo di tossicità acuta da Fipronil" invita i consumatori in possesso di uova appartenenti a questo lotto a non consumarle e consegnarle ai Servizi Veterinari delle AASSPP competenti per territorio. Il fipronil è considerato “moderatamente tossico” per l’uomo dall’Oms e il suo impiego è vietato negli allevamenti avicoli in Europa. Il rischio per i consumatori resta comunque molto basso.
Il provvedimento è stato disposto dai Servizi veterinari delle AASSPP Calabria perché in alcuni campioni di uova proveniente da questo lotto è stato riscontrato un livello di fipronil superiore al limite di tossicità acuta di 0.72 mg/kg.
Il Ministero della salute, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che avverte di un " Rischio grave per la salute dei consumatori per pericolo di tossicità acuta da Fipronil" invita i consumatori in possesso di uova appartenenti a questo lotto a non consumarle e consegnarle ai Servizi Veterinari delle AASSPP competenti per territorio. Il fipronil è considerato “moderatamente tossico” per l’uomo dall’Oms e il suo impiego è vietato negli allevamenti avicoli in Europa. Il rischio per i consumatori resta comunque molto basso.