di VITTORIO POLITO - ‘Se sai di non sapere, sai già molto’: con questa frase si presenta non solo Socrate, ma un interessante convegno che avrà luogo martedì 24 ottobre 2017 alle ore 16,00 nella Sala Conferenze del Centro Polifunzionale Studenti dell’Università “Aldo Moro” di Bari. In verità il tema del convegno è ‘A scuola con Socrate tra ricerca e didattica’, ma la sostanza è che imparare è il primo passo per vivere una normale esistenza in cui sapere equivale a potere, chiaramente nel senso più nobile del termine.
Il professore Francesco Bellino dirige da tempo immemorabile molte collane della Levante editori e, cosa strana, l’editrice ha varato quest’anno una nuova collana denominata ‘Pratica filosofica’, confutando quello che aveva sempre dichiarato - anche al sottoscritto che aveva proposto una nuova iniziativa sulla ‘Baresità’ e si è visto rispondere che eventuali nuovi libri potevano confluire nelle testate già esistenti, nonostante io abbia pubblicato quattro libri con Levante - negli ultimi tempi, ossia nessun varo di nuove collane. Io ho recensito molti libri del professore di Filosofia morale, che mi fu presentato dal fondatore di casa Levante - quel Mario Cavalli che mi aiutò a superare un momento ‘difficile’ e che secondo ‘livalca’ mi ha sulla coscienza - in editrice quando mi sono occupato del monumentale ‘Trattato di Bioetica’ (il professore per don Mario aveva il pregio di essere nato a Ortanova, ma non chiedetemi il perché).
Mi sono già occupato del volume ‘Pensieri in onda’, curato dalle docenti Mariagrazia Raffaeli e Marisa Valente, il testo con cui è partita la nuova collana del professore Bellino e mi piace riportare integralmente un periodo estrapolato dalla prefazione dell’ordinario : ‘Questo prezioso volume non è solo un serio contributo scientifico al rinnovamento della didattica e della scuola, additandoci concretamente esempi di progettazione pedagogica, ma incarna molto bene la svolta in atto, che sta riportando la filosofia nella vita quotidiana. La filosofia, ha ribadito Irina Bokova, Direttrice generale dell’ONU per la cultura, “non è solo una materia accademica, ma un’esperienza giornaliera che coinvolge e aiuta a vivere in modo migliore, più umano”.
Martedì 24 ottobre al convegno vi sarà il saluto del Magnifico Rettore Felice Uricchio e sono lieto di leggere fra i partecipanti il nome di una mia conoscenza la dott.ssa Dorella Cianci: una volitiva ragazza di Cerignola (è vero che il luogo di nascita è una garanzia!) che con determinazione e studio sta scalando e bruciando le tappe della vita ed oggi è ricercatrice presso la LUMSA di Roma. Scusami Socrate, ma in questo momento ci vuole una frase di Victor Hugo: “Credere è difficile, non credere è impossibile”. Con piacere noto che vi è la professoressa Della Penna fra i relatori e il mio ricordo va ad un volume che ho recensito dal titolo “Con Pinocchio un viaggio fantastico”, in cui vi era un intervento del professor Bellino che così concludeva “E’ l’esempio di una scuola che si rinnova nella continuità della tradizione e che trova il linguaggio giusto per parlare ai bambini del terzo millennio”. Il volume in questione, a cura di Anna Maria Della Penna - sempre Levante, collana Femio diretta da Francesco De Martino (2003) - a me sembra una staffetta con ‘Pensieri in onda’ e la mia impressione viene confermata da quanto scriveva la prof.ssa Carla Della Penna (sorelle?) in una brillante e sagace prefazione: “… Il motore di questo cambiamento? L’amore, naturalmente! Pinocchio ama la vita, ne gusta intensamente tutti i momenti, prova sentimenti forti e riceve continuamente lezioni d’affetto da Geppetto”. Quanta saggezza in queste parole: un invito per i giovani ad amare e godere la vita ed un monito ai genitori a regalare meno ‘tablet’ e più… carezze
La professoressa Silvana Calaprice, famosa per i suoi interventi in ambito Unicef, è stata chiamata a moderare il dibattito del convegno ed io mi limito a prendere atto che i partecipanti sono cinque donne e due uomini; recentemente all’elezione dell’Ordine dei giornalisti-pubblicisti, per i sei posti disponibili sono state elette sei donne; Socrate sulle donne ci ha donato questa perla in cui la saggezza va colta, dopo alcuni tentativi a vuoto: “La donna è un sicuro rifugio o un tormentoso castigo”. Il vostro cronista, con una moglie e due figlie, può concludere in un solo modo, ossia citando le parole con cui la piccola Francesca (nove anni) apre il volume ‘Pensieri in onda’: “Dell’isola mi porterei tutto, in particolare il rumore del mare perché mi ha fatto sentire viva. Provo tristezza perché devo separarmi da essa e felicità perché l’isola è stata per me come un libro aperto e so che, quando vorrò, potrò sempre riaprire”. Altre due donne sono state fondamentali per la realizzazione di questo libro: la dottoressa Irene Cavalli che ha fatto pressione sui fratelli per il varo della nuova collana e della conseguente uscita del primo libro (determinante sarà stato il fatto che la docente ha fondato e dirige con Francesco Bellino la prestigiosa collana ‘Ethos’) e la poliedrica artista - grafica, progettista d’interni, pittrice e scultrice - Nicoletta de Candia che ha illustrato con rara maestria il volume delle Raffaeli e Valente. Le fiabe si concludono sempre con una morale: la nostra potrebbe essere che è inutile cercare l’isola dei sogni, ma è utile tramutare i sogni quotidiani in realtà, non dimenticando che siamo nati in una…(pen)isola baciata e benedetta dal sole.
Il professore Francesco Bellino dirige da tempo immemorabile molte collane della Levante editori e, cosa strana, l’editrice ha varato quest’anno una nuova collana denominata ‘Pratica filosofica’, confutando quello che aveva sempre dichiarato - anche al sottoscritto che aveva proposto una nuova iniziativa sulla ‘Baresità’ e si è visto rispondere che eventuali nuovi libri potevano confluire nelle testate già esistenti, nonostante io abbia pubblicato quattro libri con Levante - negli ultimi tempi, ossia nessun varo di nuove collane. Io ho recensito molti libri del professore di Filosofia morale, che mi fu presentato dal fondatore di casa Levante - quel Mario Cavalli che mi aiutò a superare un momento ‘difficile’ e che secondo ‘livalca’ mi ha sulla coscienza - in editrice quando mi sono occupato del monumentale ‘Trattato di Bioetica’ (il professore per don Mario aveva il pregio di essere nato a Ortanova, ma non chiedetemi il perché).
Mi sono già occupato del volume ‘Pensieri in onda’, curato dalle docenti Mariagrazia Raffaeli e Marisa Valente, il testo con cui è partita la nuova collana del professore Bellino e mi piace riportare integralmente un periodo estrapolato dalla prefazione dell’ordinario : ‘Questo prezioso volume non è solo un serio contributo scientifico al rinnovamento della didattica e della scuola, additandoci concretamente esempi di progettazione pedagogica, ma incarna molto bene la svolta in atto, che sta riportando la filosofia nella vita quotidiana. La filosofia, ha ribadito Irina Bokova, Direttrice generale dell’ONU per la cultura, “non è solo una materia accademica, ma un’esperienza giornaliera che coinvolge e aiuta a vivere in modo migliore, più umano”.
Martedì 24 ottobre al convegno vi sarà il saluto del Magnifico Rettore Felice Uricchio e sono lieto di leggere fra i partecipanti il nome di una mia conoscenza la dott.ssa Dorella Cianci: una volitiva ragazza di Cerignola (è vero che il luogo di nascita è una garanzia!) che con determinazione e studio sta scalando e bruciando le tappe della vita ed oggi è ricercatrice presso la LUMSA di Roma. Scusami Socrate, ma in questo momento ci vuole una frase di Victor Hugo: “Credere è difficile, non credere è impossibile”. Con piacere noto che vi è la professoressa Della Penna fra i relatori e il mio ricordo va ad un volume che ho recensito dal titolo “Con Pinocchio un viaggio fantastico”, in cui vi era un intervento del professor Bellino che così concludeva “E’ l’esempio di una scuola che si rinnova nella continuità della tradizione e che trova il linguaggio giusto per parlare ai bambini del terzo millennio”. Il volume in questione, a cura di Anna Maria Della Penna - sempre Levante, collana Femio diretta da Francesco De Martino (2003) - a me sembra una staffetta con ‘Pensieri in onda’ e la mia impressione viene confermata da quanto scriveva la prof.ssa Carla Della Penna (sorelle?) in una brillante e sagace prefazione: “… Il motore di questo cambiamento? L’amore, naturalmente! Pinocchio ama la vita, ne gusta intensamente tutti i momenti, prova sentimenti forti e riceve continuamente lezioni d’affetto da Geppetto”. Quanta saggezza in queste parole: un invito per i giovani ad amare e godere la vita ed un monito ai genitori a regalare meno ‘tablet’ e più… carezze
La professoressa Silvana Calaprice, famosa per i suoi interventi in ambito Unicef, è stata chiamata a moderare il dibattito del convegno ed io mi limito a prendere atto che i partecipanti sono cinque donne e due uomini; recentemente all’elezione dell’Ordine dei giornalisti-pubblicisti, per i sei posti disponibili sono state elette sei donne; Socrate sulle donne ci ha donato questa perla in cui la saggezza va colta, dopo alcuni tentativi a vuoto: “La donna è un sicuro rifugio o un tormentoso castigo”. Il vostro cronista, con una moglie e due figlie, può concludere in un solo modo, ossia citando le parole con cui la piccola Francesca (nove anni) apre il volume ‘Pensieri in onda’: “Dell’isola mi porterei tutto, in particolare il rumore del mare perché mi ha fatto sentire viva. Provo tristezza perché devo separarmi da essa e felicità perché l’isola è stata per me come un libro aperto e so che, quando vorrò, potrò sempre riaprire”. Altre due donne sono state fondamentali per la realizzazione di questo libro: la dottoressa Irene Cavalli che ha fatto pressione sui fratelli per il varo della nuova collana e della conseguente uscita del primo libro (determinante sarà stato il fatto che la docente ha fondato e dirige con Francesco Bellino la prestigiosa collana ‘Ethos’) e la poliedrica artista - grafica, progettista d’interni, pittrice e scultrice - Nicoletta de Candia che ha illustrato con rara maestria il volume delle Raffaeli e Valente. Le fiabe si concludono sempre con una morale: la nostra potrebbe essere che è inutile cercare l’isola dei sogni, ma è utile tramutare i sogni quotidiani in realtà, non dimenticando che siamo nati in una…(pen)isola baciata e benedetta dal sole.