Bankitalia: P.Chigi, Gentiloni tutelerà l'autonomia

di ANTONIO GAZZILLO -  L’attacco di Matteo Renzi al governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco,  non ha trovato l’appoggio di Veltroni, Napolitano, Gentiloni e Calenda.

“Nelle banche è accaduto di tutto, è mancata una vigilanza efficace e la critica non è lesa maestà” ha spiegato Renzi che ha poi insistito sulla necessità di un cambiamento, poche settimane prima della scadenza del mandato di Visco.

Martedì, alla Camera, i Dem hanno chiesto una figura più idonea alla guida della Banca d’Italia per rafforzare la vigilanza sul credito e garantire nuova fiducia all’istituzione; tutto ciò ha rappresentato una vera e propria stoccata a Visco e ha provocato forti reazioni.

“Mi occupo delle verità di altre cose e non devo occuparmi delle troppe cose deplorevoli che ogni giorno capitano” ha tuonato ai cronisti Giorgio Napolitano a cui hanno fatto seguito le dichiarazioni di Veltroni che ha ritenuto incomprensibile e ingiustificabile la mozione del Pd, vista l’importanza della Banca d’Italia.

E mentre Renzi ha negato qualsiasi problema con Gentiloni, il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha attaccato la sinistra accusandola di voler occupare tutti i posti del potere.

Così anche i Cinque Stelle si sono scagliati contro Renzi: “Si erge a paladino dei risparmiatori ma ha troppi scheletri nell’armadio. Il treno del credito renziano è già deragliato”.

“Il Governatore non è infallibile; la vigilanza bancaria non ha funzionato e noi abbiamo voluto una commissione d’inchiesta” ha infine chiuso la questione il presidente del Pd, Matteo Orfini. 

LA SMENTITA DI P.CHIGI - Arriva la smentita da Palazzo Chigi in merito alle ricostruzioni di vario segno apparse oggi sui quotidiani sulla vicenda Bankitalia. Le stesse fonti sottolineano che sul tema della Banca d’Italia e decisioni del Presidente del Consiglio saranno basate sulle prerogative a lui attribuite dalla legge ed ispirate esclusivamente al criterio di salvaguardia dell’autonomia dell’Istituto.

In una intervista rilasciata al “Quotidiano Nazionale”, il segretario del Pd Matteo Renzi, in tema di Bankitalia, ha invece detto: “Il governo non era semplicemente informato: era d’accordo. La mozione parlamentare non solo era nota al governo, ma come sa chi conosce il diritto parlamentare questa mozione prevedeva che il governo desse un parere. Che c’è stato. Ed è stato positivo. L’esecutivo è composto da persone serie, non danno parere positivo senza sapere di cosa stanno parlando. Dunque: è evidente che il governo sapesse e che anche fosse d’accordo”.

L'ex premier ha ribadito che “noi rispetteremo qualunque scelta verrà fatta dalle autorità preposte sul nome del prossimo governatore".