BARI - Lo storico palazzo di via Cognetti, a Bari, sede dell’Acquedotto Pugliese domani, otto ottobre, apre le porte alla mostra di arte contemporanea “Water Shapes”, dedicata all’Acqua e al legame tra Natura e Arte. Una Natura che in questa caso ha il colore, la limpidezza, la trasparenza, la purezza dell’acqua. Niente di più essenziale per noi tutti. Niente di più prezioso.
La mostra, a cura di Maria Vinella, critica d’arte, giornalista ed esperta di storia dell’arte contemporanea, segna l’inizio della 4ª edizione del Festival dell’Acqua, la manifestazione nazionale sul tema dell’acqua, che si terrà per la prima volta a Bari, fino all’11 ottobre.
L’ambiente, inteso come spazio naturale, è investito da grande attenzione estetica, sia per gli sconfinamenti artistici sia per il rinnovato interesse al paesaggio. Questo fenomeno di esteticità diffusa caratterizza la nostra vita quotidiana e ci invita a guardare il mondo con nuovi occhi, come direbbe Proust. L’estetica ambientale, l’estetica della natura, l’estetica ecologica offrono oggi una vasta pluralità di orizzonti che accoglie tutti i Viventi. L’arte dona chiavi di lettura per comprendere la complessità di questo habitat narrativo, dove la scienza delle relazioni ci svela i rapporti insolubili tra le infinite forme della vita e l’ambiente che le accoglie (Ernst Haeckel). Nell’arte contemporanea, è il pensiero dell’artista Joseph Beuys a sollecitare per primo una seria riflessione sulle problematiche della rivolta ecologica contro la distruzione dell’intero ecosistema. In seguito, molti artisti si sono occupati di politiche responsabili e sostenibili verso il Pianeta.
La sala Conferenze del Palazzo si trasforma in uno spazio emozionale dove la Natura acquatica diventa intreccio percettivo e narrativo e l’Acqua prende forma attraverso le suggestioni pittoriche metafisiche di Pietro Capogrosso, i mondi fantastici ed enigmatici di Franco Dellerba, gli universi segnici di Gaetano Fanelli, i misteriosi archivi di scritture di Gaetano Grillo, i paesaggi fluidi di Paolo Laudisa, gli astratti panorami mentali di Paolo Lunanova, le classificazioni visionarie degli acquerelli di Giuseppe Sylos Labini e le filosofie spirituali di Tarshito.
Ad allietare il vernissage le note della “Acquerello do Brazil”, la band musicale, made in Acquedotto Pugliese.
“Siamo onorati di dare il via al Festival dell’Acqua con un’iniziativa di valenza artistica – dice il presidente di AQP, Nicola De Sanctis - nel nostro Palazzo, meraviglioso esempio di incontro tra arte e acqua, grazie al genio dell’artista Duilio Cambellotti”.
“Disponibilità della risorsa e infrastrutture, tecnologia e temi sociali, convegni, seminari ma anche spettacoli ed eventi – ha proseguito il Presidente. Tutto questo è il Festival dell’Acqua. Dopo Genova 2011, L’Aquila 2013, Milano 2015 con Expo, è Bari ad ospitare l’edizione 2017. Una manifestazione aperta alla ragione e alle emozioni per un rinnovato impegno sul valore dell’acqua, bene comune”.
La mostra, ad ingresso gratuito, resterà aperta al pubblico fino al 5 novembre tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dal lunedì al giovedì anche il pomeriggio, dalle 15 alle 17.
La mostra, a cura di Maria Vinella, critica d’arte, giornalista ed esperta di storia dell’arte contemporanea, segna l’inizio della 4ª edizione del Festival dell’Acqua, la manifestazione nazionale sul tema dell’acqua, che si terrà per la prima volta a Bari, fino all’11 ottobre.
L’ambiente, inteso come spazio naturale, è investito da grande attenzione estetica, sia per gli sconfinamenti artistici sia per il rinnovato interesse al paesaggio. Questo fenomeno di esteticità diffusa caratterizza la nostra vita quotidiana e ci invita a guardare il mondo con nuovi occhi, come direbbe Proust. L’estetica ambientale, l’estetica della natura, l’estetica ecologica offrono oggi una vasta pluralità di orizzonti che accoglie tutti i Viventi. L’arte dona chiavi di lettura per comprendere la complessità di questo habitat narrativo, dove la scienza delle relazioni ci svela i rapporti insolubili tra le infinite forme della vita e l’ambiente che le accoglie (Ernst Haeckel). Nell’arte contemporanea, è il pensiero dell’artista Joseph Beuys a sollecitare per primo una seria riflessione sulle problematiche della rivolta ecologica contro la distruzione dell’intero ecosistema. In seguito, molti artisti si sono occupati di politiche responsabili e sostenibili verso il Pianeta.
La sala Conferenze del Palazzo si trasforma in uno spazio emozionale dove la Natura acquatica diventa intreccio percettivo e narrativo e l’Acqua prende forma attraverso le suggestioni pittoriche metafisiche di Pietro Capogrosso, i mondi fantastici ed enigmatici di Franco Dellerba, gli universi segnici di Gaetano Fanelli, i misteriosi archivi di scritture di Gaetano Grillo, i paesaggi fluidi di Paolo Laudisa, gli astratti panorami mentali di Paolo Lunanova, le classificazioni visionarie degli acquerelli di Giuseppe Sylos Labini e le filosofie spirituali di Tarshito.
Ad allietare il vernissage le note della “Acquerello do Brazil”, la band musicale, made in Acquedotto Pugliese.
“Siamo onorati di dare il via al Festival dell’Acqua con un’iniziativa di valenza artistica – dice il presidente di AQP, Nicola De Sanctis - nel nostro Palazzo, meraviglioso esempio di incontro tra arte e acqua, grazie al genio dell’artista Duilio Cambellotti”.
“Disponibilità della risorsa e infrastrutture, tecnologia e temi sociali, convegni, seminari ma anche spettacoli ed eventi – ha proseguito il Presidente. Tutto questo è il Festival dell’Acqua. Dopo Genova 2011, L’Aquila 2013, Milano 2015 con Expo, è Bari ad ospitare l’edizione 2017. Una manifestazione aperta alla ragione e alle emozioni per un rinnovato impegno sul valore dell’acqua, bene comune”.
La mostra, ad ingresso gratuito, resterà aperta al pubblico fino al 5 novembre tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dal lunedì al giovedì anche il pomeriggio, dalle 15 alle 17.