Battisti verso estradizione: revocato lo status di rifugiato

BRASILIA - Il presidente brasiliano Michel Temer ha revocato lo status di rifugiato concesso all'ex terrorista Cesare Battisti, che ora rischia di essere estradato in Italia se il Supremo Tribunale federale non gli concederà “l’habeas corpus” richiesto dai suoi legali. A renderlo noto la Folha de Sao Paulo.

Presentata dai legali dell’ex membro dei Proletari armati per il comunismo (Pac) una richiesta di “habeas corpus” – un istituto giuridico a tutela delle libertà individuali – al Supremo Tribunale federale. I legali attendono una risposta che, a loro parere, dovrebbe arrivare al più presto, alla luce delle notizie secondo le quali il governo italiano ha chiesto al Brasile di concedere l’estradizione di Battisti.

Secondo quanto riferito da alcune fonti al quotidiano, se il magistrato che si occupa del caso, Luiz Fux, dovesse tardare troppo nella sua decisione, allora l’ufficio legale della presidenza brasiliana potrebbe emettere un parere ufficiale che di fatto darebbe il via libera all’estradizione di Battisti in Italia.

Cesare Battisti, esponente dei Pac, è stato accusato di aver preso parte a quattro omicidi in Italia: quello di un gioielliere, di un poliziotto, di una guardia carceraria e di un militante. I reati, che l’ex attivista nega, sono avvenuti tra il 1977 e 1979. Dopo due anni di carcere, Battisti riuscì a evadere a Roma nel 1981 e fuggì in Francia, vivendo nella clandestinità, e l’anno successivo in Messico. Nel 1987, fu condannato all’ergastolo in contumacia in Italia.