Catalogna: Rajoy minaccia l'uso dell'articolo 155, Barcellona dichiara un'indipendenza sospesa

(ANSA)
di MARIAGRAZIA DI RAIMONDO - Dopo il discorso del presidente Catalano Carles Puigdemont al parlamento di Barcellona, in cui ha dichiarato un'indipendenza sospesa di 6 mesi, sul modello sloveno (come fece Lubiana quando dichiarò l'indipendenza da Belgrado), Rajoy ha messo sul tavolo dei lavori l'articolo 155 e 116 della Costituzione spagnola. Il primo, con il via libera del Senato, sospenderebbe l'autonomia; il secondo, con l'appoggio del congresso, costituirebbe lo stato di eccezione.

Dunque il presidente spagnolo potrebbe optare per una reazione dura. Rajoy ha invitato Puigdemont ad avere le idee chiare su una eventuale secessione, successivamente lo ha criticato e ha definito l'accaduto "un attacco sleale e pericoloso alla Costituzione, all'unità della Spagna e alla convivenza pacifica dei popoli".

La risposta della Catalogna non è tardata ad arrivare: il portavoce dell'esecutivo Catalano Jordi Turull alla radio catalana ha dichiarato che se il governo spagnolo deciderà di applicare l'articolo 155, il governo catalano andrà comunque avanti verso l'indipendenza.

La reazione dell'Unione Europea è stata a sostegno dell'Unità spagnola. Il vicepresidente dell'esecutivo comunitario, Valdis Domobrovkis, ha dichiarato che l'Ue ha fiducia nelle istituzioni spagnole e nel mandato di Rajoy. Intanto il socialista Pedro Sanchez ha rivelato di aver raggiunto un accordo con il presidente spagnolo per una riforma della Costituzione e una ridefinizione lo stato della Catalogna.