ANDRIA - Meglio apparire o scomparire? La domanda sorge spontanea per quanti hanno visto il film Chi m’ha visto di Alessandro Pondi che ieri sera, insieme al protagonista Beppe Fiorello, ha fatto tappa ad Andria in un Multisala Roma sold out . L’evento, organizzato dal Circolo Culturale Corte Sveva per i suoi vent’anni di attività, è stato un successo di pubblico: applausi, sorrisi e tante foto ricordo per l’attore ed il regista che hanno ringraziato entusiasti la platea della città federiciana.
Prima della proiezione, il regista e l’attore hanno incontrato la stampa nel B&B Tonnoconte raccontando i retroscena del film, tratto da una storia vera e girato interamente in Puglia tra Ginosa, Mottola, Castellana, Bari e Conversano.
“La Puglia – ha affermato il regista romagnolo Alessandro Pondi – è una Regione che amo molto. Vivo a Roma ma per le vacanze scelgo sempre la Puglia anche se non conoscevo Ginosa. Ero alla ricerca di uno spazio nuovo che mi riportasse al cinema vintage degli anni ‘70 e a Ginosa, nella Gravina, ho trovato ciò che volevo: uno scenario a tratti quasi lunare. Mi sono innamorato di quel posto anche dopo aver conosciuto la storia della cittadina, con l’alluvione che ha rovinato gran parte di quel patrimonio e mi sono sentito ancora più coinvolto. Ho voluto che il film fosse ambientato lì, con la speranza che questo luogo diventi anche un punto di riferimento turistico per il futuro”.
Ed in questo scenario, si svolge la storia di Martino Piccione (Beppe Fiorello) bravissimo chitarrista che collabora con i più grandi divi della musica leggera italiana. Poiché si è stancato di vivere nell’ombra, escogita un piano strampalato per diventare famoso e aiutato dal suo amico Peppino Quaglia, interpretato da Pierfrancesco Favino, decide di sparire. Ma questo gesto estremo porterà a conseguenze davvero inaspettate…
E allora meglio esserci o scomparire? “Dipende dalla vita – ha spiegato Beppe Fiorello ai giornalisti – dipende dalle soddisfazioni personali, dal mestiere che una persona svolge, da quanto si è appagati. Abbiamo giocato con un personaggio che secondo lui non si sentiva riconosciuto, non capiva quanto valore avesse il suo talento e per affermarlo, mette in atto questa idea assurda di scomparire che inevitabilmente porterà delle conseguenze”.
Conseguenze inaspettate, come inaspettata è la sua spalla : Pierfrancesco Favino. Fiorello ammette: “Era da tanto che avevo il desiderio di lavorare con lui. E’ un grande artista, un interprete eccezionale, siamo anche molto amici nella vita e mi sembrava il tempo giusto per portare questo rapporto anche davanti alla macchina da presa. E’ stato molto divertente e mi auguro che possa ripetersi presto “.
Dopo il successo di Andria, Beppe Fiorello oggi sarà a Polignano a Mare. Un'altra città, quella di Domenico Modugno che Fiorello ha sempre con se, nel cuore.
Prima della proiezione, il regista e l’attore hanno incontrato la stampa nel B&B Tonnoconte raccontando i retroscena del film, tratto da una storia vera e girato interamente in Puglia tra Ginosa, Mottola, Castellana, Bari e Conversano.
“La Puglia – ha affermato il regista romagnolo Alessandro Pondi – è una Regione che amo molto. Vivo a Roma ma per le vacanze scelgo sempre la Puglia anche se non conoscevo Ginosa. Ero alla ricerca di uno spazio nuovo che mi riportasse al cinema vintage degli anni ‘70 e a Ginosa, nella Gravina, ho trovato ciò che volevo: uno scenario a tratti quasi lunare. Mi sono innamorato di quel posto anche dopo aver conosciuto la storia della cittadina, con l’alluvione che ha rovinato gran parte di quel patrimonio e mi sono sentito ancora più coinvolto. Ho voluto che il film fosse ambientato lì, con la speranza che questo luogo diventi anche un punto di riferimento turistico per il futuro”.
Ed in questo scenario, si svolge la storia di Martino Piccione (Beppe Fiorello) bravissimo chitarrista che collabora con i più grandi divi della musica leggera italiana. Poiché si è stancato di vivere nell’ombra, escogita un piano strampalato per diventare famoso e aiutato dal suo amico Peppino Quaglia, interpretato da Pierfrancesco Favino, decide di sparire. Ma questo gesto estremo porterà a conseguenze davvero inaspettate…
E allora meglio esserci o scomparire? “Dipende dalla vita – ha spiegato Beppe Fiorello ai giornalisti – dipende dalle soddisfazioni personali, dal mestiere che una persona svolge, da quanto si è appagati. Abbiamo giocato con un personaggio che secondo lui non si sentiva riconosciuto, non capiva quanto valore avesse il suo talento e per affermarlo, mette in atto questa idea assurda di scomparire che inevitabilmente porterà delle conseguenze”.
Conseguenze inaspettate, come inaspettata è la sua spalla : Pierfrancesco Favino. Fiorello ammette: “Era da tanto che avevo il desiderio di lavorare con lui. E’ un grande artista, un interprete eccezionale, siamo anche molto amici nella vita e mi sembrava il tempo giusto per portare questo rapporto anche davanti alla macchina da presa. E’ stato molto divertente e mi auguro che possa ripetersi presto “.
Dopo il successo di Andria, Beppe Fiorello oggi sarà a Polignano a Mare. Un'altra città, quella di Domenico Modugno che Fiorello ha sempre con se, nel cuore.