Referendum, Maroni: "Da Gentiloni ok a confronto". Veneto e Lombardia dicono sì all’autonomia

MILANO - 'Meglio di così non poteva andare. Ora il nostro interlocutore è il presidente del Consiglio'. Esulta Matteo Salvini dopo l'esito del referendum sull'autonomia. 'Nessun problema per la linea della Lega', aggiunge sulla partecipazione diversa in Veneto e Lombardia. Zaia vuole per il Veneto 'tutte le 23 competenze. Il popolo, non la politica, al 98% vuole un Veneto autonomo. Con questo voto prendono corpo le idee dei costituenti che vedevano un'Italia federalista'.

Luca Zaia
REFERENDUM: VENETO E LOMBARDIA DICONO SI' - I cittadini di Veneto e Lombardia hanno scelto la strada dell’autonomia con il referendum consultivo che ha chiamato al voto undici milioni di italiani . Il Veneto ha superato il quorum e registrato un’affluenza record che rasenta il 60% con i sì al 98%. Il governatore Luca Zaia ha parlato di “pagina storica per il Veneto” e di “Big Bang delle riforme istituzionali”.

Zaia spiega che il Veneto chiede, nel contratto che presenterà al governo per avere maggiore autonomia, “tutte le 23 materie, lo dico subito, e i nove decimi delle tasse”.

In Lombardia, dove invece era presente il quorum, l’affluenza è stata trascinata dal voto nelle valli ma si è fermata nella provincia di Milano – sede della Lega di Maroni dove si è votato di meno mentre a Bergamo si registra il picco dell’affluenza – arrivando intorno al 40%, con il 95% dei sì. Il governatore Maroni che aveva posto l’asticella dell’affluenza al 34% per decretare il successo della consultazione si proclama soddisfatto.

Ora prende il via la trattativa per la realizzazione di una maggiore autonomia nelle due regioni. Come ha annunciato il sottosegretario Gianclaudio Bressa, Palazzo Chigi è pronto ad aprire un tavolo per negoziare ma il ministro Maurizio Martina ribadisce che “il fisco non è oggetto di trattativa, i soldi delle tasse non sono trattabili”.

Esulta il segretario della Lega Nord Matteo Salvini sottolineando che “più di 5 milioni di persone che hanno votato chiedono il cambiamento. Meno sprechi, meno tasse, meno burocrazia, meno vincoli dello Stato e dell’Unione Europea. La partecipazione e stata straordinaria e la vittoria e dei cittadini, alla faccia di Renzi che invitata a stare a casa”.