BARI - "Ci vuole coraggio per presentarsi dove l'Ilva pubblica, ovvero gestita negli ultimi tre anni dai commissari voluti dai suoi Governi, ha continuato ad inquinare - dichiara l'europarlamentgare tarantina Rosa D'Amato, portavoce a Bruxelles per M5S - e ci vuole faccia tosta per parlare ai tarantini dopo aver svenduto la fabbrica al peggior offerente. Il nuovo padrone con il quale il Governo Pd intende trattare... su come licenziare. Non se e quanti licenziarne ma... su COME procedere.
"Servono coraggio, chiamiamolo così, e faccia tosta: Renzi viene a Taranto, o meglio il suo Pd gli organizza una gita fuori porta, lontana dai forni alimentati dai suoi decreti, per chiedere i voti utili alla scalata di Palazzo Chigi, mentre il Parlamento gli cuce addosso la vittoria (l'inciucio è nei numeri)" attacca Rosa D'Amato.
Intanto, l'Italia non ha più scuse sull'Ilva: Taranto va bonificata subito. E in quanto agli aiuti di Stato, Bruxelles chiuderà a breve l'indagine, oltre a riesaminare l'acquisizione da parte di ArcerlorMittal.
E' quanto dichiarano i commissari Ue all'Ambiente e alla Concorrenza, rispettivamente Karmenu Vella e Margarethe Vestager, nella risposta alla lettere inviata proprio dall'eurodeputata tarantina del MoVimento 5 Stelle Rosa D'Amato.
“Nessuna delle nostre indagini – si legge nella lettera della Commissione europea - ha impedito all'Italia di sostenere urgentemente misure per ripulire e contenere l'inquinamente esistente sul sito di Ilva e sulle aree circostanti e a migliorare la salute pubblica nell'aera di Taranto”.
La Commissione europea, scrive Vella, “sta monitorando gli esiti della procedura di consultazione pubblica, comprese le osservazioni della ong, e valuterà la versione definitiva del piano ambientale”. Questo piano, scrive ancora la Commissione, dovrà tenere conto “delle osservazioni ricevute” e dovrà portare “a un'autorizzazione delle attività in linea con la Direttiva europea sulle emissioni industriali tramite un nuovo decreto”.
Per quanto riguarda le indagini in corso che riguardano l'Ilva, la Commissione “mira a chiudere” le indagini sugli aiuti di Stato “con una decisione da emettere il prima possibile”. E sull'acquisizione da parte di ArcelorMittal, Bruxelles comunica che “sta riesaminando la fusione ai sensi delle norme sul controllo delle fusioni, miranti a garantire che una concentrazione tra imprese non costituisca un grave ostacolo per la concorrenza nel mercato interno o in una parte di esso”.
Secondo Rosa D'Amato, “il fallimento del governo nel tutelare la salute dei tarantini è sotto gli occhi di tutti. L'Ue non puo' fare finta di nulla. Mi piacerebbe che anche a Bruxelles capissero una volta per tutte che l'unica soluzione per Taranto è la chiusura dell'Ilva e l'avvio di un grande progetto di riconversione produttiva, con misure di riqualificazione professionale e reali opere di bonifica in cui riutilizzare parte della forza lavoro dello stabilimento”.
"Servono coraggio, chiamiamolo così, e faccia tosta: Renzi viene a Taranto, o meglio il suo Pd gli organizza una gita fuori porta, lontana dai forni alimentati dai suoi decreti, per chiedere i voti utili alla scalata di Palazzo Chigi, mentre il Parlamento gli cuce addosso la vittoria (l'inciucio è nei numeri)" attacca Rosa D'Amato.
Intanto, l'Italia non ha più scuse sull'Ilva: Taranto va bonificata subito. E in quanto agli aiuti di Stato, Bruxelles chiuderà a breve l'indagine, oltre a riesaminare l'acquisizione da parte di ArcerlorMittal.
E' quanto dichiarano i commissari Ue all'Ambiente e alla Concorrenza, rispettivamente Karmenu Vella e Margarethe Vestager, nella risposta alla lettere inviata proprio dall'eurodeputata tarantina del MoVimento 5 Stelle Rosa D'Amato.
“Nessuna delle nostre indagini – si legge nella lettera della Commissione europea - ha impedito all'Italia di sostenere urgentemente misure per ripulire e contenere l'inquinamente esistente sul sito di Ilva e sulle aree circostanti e a migliorare la salute pubblica nell'aera di Taranto”.
La Commissione europea, scrive Vella, “sta monitorando gli esiti della procedura di consultazione pubblica, comprese le osservazioni della ong, e valuterà la versione definitiva del piano ambientale”. Questo piano, scrive ancora la Commissione, dovrà tenere conto “delle osservazioni ricevute” e dovrà portare “a un'autorizzazione delle attività in linea con la Direttiva europea sulle emissioni industriali tramite un nuovo decreto”.
Per quanto riguarda le indagini in corso che riguardano l'Ilva, la Commissione “mira a chiudere” le indagini sugli aiuti di Stato “con una decisione da emettere il prima possibile”. E sull'acquisizione da parte di ArcelorMittal, Bruxelles comunica che “sta riesaminando la fusione ai sensi delle norme sul controllo delle fusioni, miranti a garantire che una concentrazione tra imprese non costituisca un grave ostacolo per la concorrenza nel mercato interno o in una parte di esso”.
Secondo Rosa D'Amato, “il fallimento del governo nel tutelare la salute dei tarantini è sotto gli occhi di tutti. L'Ue non puo' fare finta di nulla. Mi piacerebbe che anche a Bruxelles capissero una volta per tutte che l'unica soluzione per Taranto è la chiusura dell'Ilva e l'avvio di un grande progetto di riconversione produttiva, con misure di riqualificazione professionale e reali opere di bonifica in cui riutilizzare parte della forza lavoro dello stabilimento”.