TARANTO - Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uil UilTucs, Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil, Filt Cgil, Fit Cisl Reti, UilTrasporti, Nidil Cgil, Felsa Cisl, UilTemp, alla luce della trattativa con la società acquirente dello stabilimento ILVA, l’assenza di garanzie per i lavoratori e le lavoratrici dell’indotto. Per questo continuiamo con il nostro motto “Per non dimenticare” e lunedì mattina, dalle ore 11,00 alle ore 12,00, con l’ausilio di un aeromobile bimotore, faremo volare per tutta la città di Taranto e per il perimetro dell’Ilva uno striscione che richiami la vicenda e le preoccupazioni del comparto indotto Ilva con la scritta sullo stesso Banner 'Indotto Ilva= Zero garanzie'. Così in una nota i sindacati di categoria.
Nella stessa circostanza - si legge ancora nella nota - le categorie interessate manifesteranno con i lavoratori in assemblea nei pressi della portineria Imprese Ilva, sulla strada statale per Taranto-Statte, per continuare a chiedere che la trattativa al Mise e che soprattutto la società AM INVESTCO riparta anche con la discussione e le garanzie dei lavoratori Indotto Ilva.
Ecco chi sono: 7.603 lavoratori e lavoratrici dell'indotto dipendenti di circa 346 aziende, operai addetti alle pulizie civili e pulizie industriali, manutentori, edili, carpentieri, autisti, addetti mensa, cuochi, elettricisti ecc ecc, con contratti part-time, interinali, a tempo determinato o indeterminato autorizzati tutte le mattine, pomeriggi e notti a presentarsi presso la portineria Imprese (sulla strada provinciale per Statte Taranto) per iniziare la loro avventura con le loro tute arancioni e con poche tutele occupazionali e di sicurezza.
Oggi le Istituzioni, la politica, garantiscano:
Che nessun lavoratore perderà un posto di lavoro, compreso i lavoratori e le lavoratrici dell'indotto;
Una discussione di un piano industriale serio che non possa prescindere da prendere in considerazione tutte le unità che lavorano nel mondo dell'indotto, di come saranno utilizzate a seguito della nuova organizzazione industriale dell'azienda AM INVESTCO;
Utilizzo delle maestranze dell'indotto già presenti nell'Ilva per i lavori di bonifica previsti;
Ammortizzatori sociali uguali per tutti compreso il mondo dell'Indotto;
Agevolazioni per esposizione amianto e prepensionamenti anche per i lavoratori dell'indotto;
Lavoro e Sicurezza, Salute e benessere per tutti compreso l'Indotto.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uil UilTucs, Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil, Filt Cgil, Fit Cisl Reti, UilTrasporti, Nidil Cgil, Felsa Cisl, UilTemp che in uno stato democratico, i più deboli, senza tutele, senza ammortizzatori sociali, non siano lasciati al loro destino, abbandonati, colpevolmente, alle logiche del mercato, dei cambi appalto o assegnazioni di commesse al massimo ribasso che, nella migliore delle ipotesi, potrebbero portare forti riduzioni orarie, reddituali e delle tutele normative e contrattuali, o, peggio ancora, la fuoriuscita dal mercato del lavoro Indotto Ilva, conclude la nota
Nella stessa circostanza - si legge ancora nella nota - le categorie interessate manifesteranno con i lavoratori in assemblea nei pressi della portineria Imprese Ilva, sulla strada statale per Taranto-Statte, per continuare a chiedere che la trattativa al Mise e che soprattutto la società AM INVESTCO riparta anche con la discussione e le garanzie dei lavoratori Indotto Ilva.
Ecco chi sono: 7.603 lavoratori e lavoratrici dell'indotto dipendenti di circa 346 aziende, operai addetti alle pulizie civili e pulizie industriali, manutentori, edili, carpentieri, autisti, addetti mensa, cuochi, elettricisti ecc ecc, con contratti part-time, interinali, a tempo determinato o indeterminato autorizzati tutte le mattine, pomeriggi e notti a presentarsi presso la portineria Imprese (sulla strada provinciale per Statte Taranto) per iniziare la loro avventura con le loro tute arancioni e con poche tutele occupazionali e di sicurezza.
Oggi le Istituzioni, la politica, garantiscano:
Che nessun lavoratore perderà un posto di lavoro, compreso i lavoratori e le lavoratrici dell'indotto;
Una discussione di un piano industriale serio che non possa prescindere da prendere in considerazione tutte le unità che lavorano nel mondo dell'indotto, di come saranno utilizzate a seguito della nuova organizzazione industriale dell'azienda AM INVESTCO;
Utilizzo delle maestranze dell'indotto già presenti nell'Ilva per i lavori di bonifica previsti;
Ammortizzatori sociali uguali per tutti compreso il mondo dell'Indotto;
Agevolazioni per esposizione amianto e prepensionamenti anche per i lavoratori dell'indotto;
Lavoro e Sicurezza, Salute e benessere per tutti compreso l'Indotto.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uil UilTucs, Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil, Filt Cgil, Fit Cisl Reti, UilTrasporti, Nidil Cgil, Felsa Cisl, UilTemp che in uno stato democratico, i più deboli, senza tutele, senza ammortizzatori sociali, non siano lasciati al loro destino, abbandonati, colpevolmente, alle logiche del mercato, dei cambi appalto o assegnazioni di commesse al massimo ribasso che, nella migliore delle ipotesi, potrebbero portare forti riduzioni orarie, reddituali e delle tutele normative e contrattuali, o, peggio ancora, la fuoriuscita dal mercato del lavoro Indotto Ilva, conclude la nota