di MARIO CONTINO - Nel 2017 parlare di mistero e folklore non è facile come in realtà dovrebbe esserlo. Purtroppo alcune persone, vuoi per ignoranza vuoi per lecito timore dovuto ai troppi millantatori che infestano la nostra società , hanno sviluppato un atteggiamento che profuma più di pregiudizio che di sano scetticismo.
Il folklore cita figure quali: spiriti, fantasmi, mostri, maghi, streghe, ma anche tanto altro, come i piatti tipici della tradizione culinaria locale, i rimedi medicamentosi tradizionali e ben noti alle nostre nonne, ritmi e danze spesso associate a religiosità (si vedano la pizzica salentina, nata come rimedio per "esorcizzare" il male rappresentato dal veleno della tarantola).
Il termine folklore si compone di due differenti parole inglesi:
Folk: popolo
Lore: Sapere
Dunque fa diretto ed esplicito riferimento all'antico sapere popolare che da sempre è stato imbevuto di leggenda e mistero, e che è alla base di quell'affascinante cultura contadina che rappresenta i forti pilastri della nostra odierna società .
Il folklore, materia della quale mi occupo da circa 10 anni, è direttamente legato alla "Sociologia", materia universitaria di grande importanza.
Il dizionario Treccani definisce la sociologia in questi termini:
"Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali, indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti".
É dunque lecito studiare, conservare e tramandare, leggende che da sempre furono raccontate dai nonni ai nipoti, seduti accanto al focolare, momenti unici che solo i nostri genitori potrebbero ancora ricordare. Attimi di condivisione, di affetto, di unione, nei quali nessuno rideva, o derideva il prossimo per l'utilizzo di termini quali: "Fantasma o Folletto".
Certo oggi le cose sono mutate, oggi molti sono oppressi dal peso di una società menzognera e meschina che ha fatto del materialismo e del denaro gli unici dei ai quali inchinarsi e mostrare riverenza.
Oggi il mondo occidentale sembra allontanarsi dal folklore, dalle proprie radici culturali, ed un albero al quale vengono tagliate le radici, è destinato a perire.
Lo studioso del paranormale Mario Contino |
In occidente troppi santoni, maghi, fattucchiere e cartomanti hanno creato un clima di disprezzo, convincendo molti a fare "di tutta l'erba un fascio", nel disprezzo di una materia che fino a pochi anni fa era sui banchi di scuola nell'ora, probabilmente non più in vigore, dedicata alla lettura.
I bambini non sognano più, sono catapultati in un mondo che non dovrebbe essere di loro competenza, il mondo degli adulti, che scoprono troppo presto e che li ingabbia in meccanismi deleteri.
É più giusto insegnare ai nostri figli a contare le banconote o lasciargli sognare un mondo nel quale le streghe volano sulle loro scope ed i folletti curano le piante dei boschi?
Lasciamo i fanciulli a vivere la loro fanciullezza, purtroppo diventeranno adulti sui quali graverà la nefasta eredità lasciata da tutti noi: un mondo insicuro e un'economia pressoché inesistente.
Ma questi sono problemi dei grandi, ad ogni età il giusto peso di responsabilità . Il folklore può essere utile anche per migliorare il livello socio culturale ed economico del popolo.
Come? Attirando turismo destagionalizzato e diversificato, un turismo attento alle antiche tradizioni, capace quindi di radicarsi per interessi culturalmente rilevanti, e non per mero commercio e consumismo sfrenato.
Questo è il folklore, questo è il mio studio ed il tema che continuamente traina la mia produzione libraria e giornalistica. Rinnegare il nostro passato, la nostra storia, significa rinnegare noi stessi.