BARI - Il vicepresidente della Commissione Sanità e consigliere regionale di Direzione Italia, Luigi Manca, ha partecipato questa mattina alla manifestazione a sostegno del Comitato contro il declassamento del nosocomio. "Da medico - dichiara Manca - sono convinto che un riordino della nostra rete ospedaliera fosse necessario, per questo quando ho deciso di candidarmi al Consiglio regionale pensavo di poter dare il mio contributo alle soluzioni migliori. Una speranza che si è infranta sul muro del decisionismo del presidente e assessore alla Sanità, Emiliano, che a parole predica la partecipazione e la condivisione, ma nei fatti questa legislatura è quella più monarca in assoluto".
"Per questo - prosegue Manca - , questa mattina sono stato a Casarano, accanto al Comitato di difesa dell’ospedale, per sostenere una battaglia che prima ancora che nel merito delle scelte di declassamento è nel metodo: questo piano di riordino è piovuto sulle comunità senza nessuna consultazione. Senza nessun confronto con parlamentari e consiglieri regionali delle strutture interessate. E allora Emiliano ascolti per una volta i territori, abbia la bontà di aspettare il 10 febbraio quando il Tar si esprimerà nel merito del ricorso presentato dal sindaco di Casarano contro il declassamento. Sono passati due anni da quando è stato eletto senza produrre nulla… quattro mesi in più non cambieranno nulla", conclude.
"Per questo - prosegue Manca - , questa mattina sono stato a Casarano, accanto al Comitato di difesa dell’ospedale, per sostenere una battaglia che prima ancora che nel merito delle scelte di declassamento è nel metodo: questo piano di riordino è piovuto sulle comunità senza nessuna consultazione. Senza nessun confronto con parlamentari e consiglieri regionali delle strutture interessate. E allora Emiliano ascolti per una volta i territori, abbia la bontà di aspettare il 10 febbraio quando il Tar si esprimerà nel merito del ricorso presentato dal sindaco di Casarano contro il declassamento. Sono passati due anni da quando è stato eletto senza produrre nulla… quattro mesi in più non cambieranno nulla", conclude.