Ance Puglia: presidente arrestato per tentata corruzione

FOGGIA - Gli agenti del commissariato di Cerignola, su ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Foggia, hanno arrestato e posto ai domiciliari l'imprenditore e presidente di Ance Puglia, con l'accusa di istigazione alla corruzione.

L'arresto giunge al termine delle indagini svolte in seguito alla denuncia che il sindaco di Cerignola, Franco Metta, sporse il 7 dicembre dello scorso anno dopo aver ricevuto in ufficio una scatola di biscotti, confezionata in una busta natalizia, contenente la somma di 20 mila euro in contanti suddivisa in due mazzette da 10 mila euro.

Il tentativo di corruzione sarebbe stato compiuto per far approvare il finanziamento del progetto di realizzazione del sesto lotto della discarica di rifiuti solidi urbani nell'impianto Sia di Cerignola. 

Dalle indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Foggia Andrea Di Giovanni, sarebbero emerse responsabilità dell'imprenditore in prevalenza da dichiarazioni discordanti rese dallo stesso presidente di Ance Puglia e da un altri imprenditore, anch'egli indagato, in sede di interrogatorio dinanzi al pm, nonché da sms che gli stessi si sarebbero scambiati prima e dopo l'episodio denunciato dal sindaco di Cerignola.