di VITTORIO POLITO - Le cronache di questi giorni riportano dichiarazioni o “confessioni” di persone, in particolare donne dello spettacolo o della politica, che asseriscono di essere state molestate o violentate in situazioni che non è dato di conoscere nella loro interezza. Così facendo si getta discredito, si fanno calunnie, si lanciano accuse non sempre verificabili, per cui si insinuano nell’opinione pubblica idee e pregiudizi nei riguardi di persone “accusate” di chissà quale delitto e quasi mai supportate da prove.
Con tali accuse si creano false immagini di persone che prima erano considerate gente per bene, gentiluomini, persone corrette, ecc., mentre inaspettatamente come “per incanto” diventano mostri o gente della peggior specie esistente. Insomma, improvvisamente si leva un “coro” di critiche e illazioni, anche a distanza di tempo dalla presunta molestia o violenza, che gettano nel discredito più totale la persona “accusata”.
Per cui accade che Giuseppe Tornatore, il noto regista, (tanto per fare un nome), mentre è accusato da una parte di molestie, dall’altra è difeso da più persone che considerano un galantuomo, un gentiluomo, una persona ineccepibile.
Senza entrare nel merito della polemica, ritengo opportuno riportare alcuni significati che il vocabolario “Treccani”, riporta alle voci, avance, molestia e violenza, tralasciando esempi o note legali ed allertando coloro che senza conoscere i fatti, parlano, sparlano o scrivono a vanvera, di avere ben chiaro il significato intrinseco di alcuni vocaboli.
Dal “Vocabolario Treccani”
Avance - Approccio, proposta. Approccio, anche incauto, di tipo erotico.
Molestia – Sensazione incresciosa di pena, di tormento, di incomodo, di disagio, di irritazione, provocata da persone o cose e in genere da tutto ciò che produce un turbamento del benessere fisico o della tranquillità spirituale; l’atto di infastidire con comportamenti, parole o atti indesiderati a sfondo sessuale.
Violenza sessuale – Delitto commesso da chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso della propria autorità , costringe taluno a compiere o subire atti sessuali. Il codice prevede anche le ipotesi di violenza mediante induzione che si configura con la strumentalizzazione della vittima in condizioni di inferiorità psichica o fisica o con la sostituzione dell’agente ad altra persona per trarre in inganno la persona soggetta a violenza.
Con tali accuse si creano false immagini di persone che prima erano considerate gente per bene, gentiluomini, persone corrette, ecc., mentre inaspettatamente come “per incanto” diventano mostri o gente della peggior specie esistente. Insomma, improvvisamente si leva un “coro” di critiche e illazioni, anche a distanza di tempo dalla presunta molestia o violenza, che gettano nel discredito più totale la persona “accusata”.
Per cui accade che Giuseppe Tornatore, il noto regista, (tanto per fare un nome), mentre è accusato da una parte di molestie, dall’altra è difeso da più persone che considerano un galantuomo, un gentiluomo, una persona ineccepibile.
Senza entrare nel merito della polemica, ritengo opportuno riportare alcuni significati che il vocabolario “Treccani”, riporta alle voci, avance, molestia e violenza, tralasciando esempi o note legali ed allertando coloro che senza conoscere i fatti, parlano, sparlano o scrivono a vanvera, di avere ben chiaro il significato intrinseco di alcuni vocaboli.
Dal “Vocabolario Treccani”
Avance - Approccio, proposta. Approccio, anche incauto, di tipo erotico.
Molestia – Sensazione incresciosa di pena, di tormento, di incomodo, di disagio, di irritazione, provocata da persone o cose e in genere da tutto ciò che produce un turbamento del benessere fisico o della tranquillità spirituale; l’atto di infastidire con comportamenti, parole o atti indesiderati a sfondo sessuale.
Violenza sessuale – Delitto commesso da chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso della propria autorità , costringe taluno a compiere o subire atti sessuali. Il codice prevede anche le ipotesi di violenza mediante induzione che si configura con la strumentalizzazione della vittima in condizioni di inferiorità psichica o fisica o con la sostituzione dell’agente ad altra persona per trarre in inganno la persona soggetta a violenza.
Tags
AttualitÃ