TOKYO - Storie che hanno dell'incredibile dal Giappone, se rapportate alla situazione dei trasporti italiani. Tsukuba Express, l’operatore ferroviario giapponese che gestisce il treno che collega Tokyo con le sue città satelliti a nord, ha presentato “profonde scuse” formali per aver provocato “un grande disagio” ai suoi passeggeri dopo che uno dei suoi convogli è partito dalla stazione di Minami Nagareyama con 20 secondi (secondi, non minuti) di anticipo rispetto all’orario stabilito.
Il 14 novembre, alle 9:44:20, la squittente vocina del treno ha annunciato la fatidica formula “doa ga shimarimasu!” (“si chiude la porta!”). Peccato che questa manovra dovesse essere fatta 20 secondi dopo, alle 9:44:40. Sul sito internet dell’operatore, per questo motivo, è apparsa la seguente formula rituale di scuse: “Presentiamo le nostre profonde scuse per aver provocato un grande disagio” ai passeggeri. L’eccesso di precisione dei giapponesi ha suscitato una certa ilarità tra gli utenti dei social media e le ironie della stampa internazionale. Qualcuno ha invitato i giapponesi a essere “più rilassati”, come l’utente Twitter @cindy176. Altri, più malignamente, hanno scritto: “(Il Giappone è) un paese strano in cui una differenza di 20 secondi provoca sincere scuse, mentre falsificare la qualità dell’alluminio e dell’acciaio oppure condurre male i controlli di qualità sulle auto passa inosservato”.
“Noi abbiamo diffuso simili messaggi di scuse per treni che sono partiti in anticipo già in altri casi”, ha detto un portavoce della compagnia. “La questione – ha precisato – non sono i 20 secondi. Il punto è che la nostra procedura formale è: un suono avverte 15 secondi prima della partenza, seguito dall’annuncio che avverte della chiusura delle porte. Poi c’è la chiusura”.
Una procedura non applicata alla perfezione, insomma, potrebbe causare problemi di sicurezza. “Ci sono alcuni passeggeri che salgono al volo sul treno…potrebbero rimanere incastrati nelle porte”.
Il 14 novembre, alle 9:44:20, la squittente vocina del treno ha annunciato la fatidica formula “doa ga shimarimasu!” (“si chiude la porta!”). Peccato che questa manovra dovesse essere fatta 20 secondi dopo, alle 9:44:40. Sul sito internet dell’operatore, per questo motivo, è apparsa la seguente formula rituale di scuse: “Presentiamo le nostre profonde scuse per aver provocato un grande disagio” ai passeggeri. L’eccesso di precisione dei giapponesi ha suscitato una certa ilarità tra gli utenti dei social media e le ironie della stampa internazionale. Qualcuno ha invitato i giapponesi a essere “più rilassati”, come l’utente Twitter @cindy176. Altri, più malignamente, hanno scritto: “(Il Giappone è) un paese strano in cui una differenza di 20 secondi provoca sincere scuse, mentre falsificare la qualità dell’alluminio e dell’acciaio oppure condurre male i controlli di qualità sulle auto passa inosservato”.
“Noi abbiamo diffuso simili messaggi di scuse per treni che sono partiti in anticipo già in altri casi”, ha detto un portavoce della compagnia. “La questione – ha precisato – non sono i 20 secondi. Il punto è che la nostra procedura formale è: un suono avverte 15 secondi prima della partenza, seguito dall’annuncio che avverte della chiusura delle porte. Poi c’è la chiusura”.
Una procedura non applicata alla perfezione, insomma, potrebbe causare problemi di sicurezza. “Ci sono alcuni passeggeri che salgono al volo sul treno…potrebbero rimanere incastrati nelle porte”.
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