BARI - Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano è intervenuto oggi nell’Aula del Consiglio regionale all’evento in programma per la Giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza”. “I bambini sono un modo particolare per avvicinarsi alla verità - ha detto Emiliano rivolgendosi ai tanti studenti presenti in sala – perché possono dire quelle cose che gli altri non hanno il coraggio di affermare, mettendo in luce le contraddizioni che a volte gli adulti nascondono.
Ad esempio si parla tanto dei danni dell’inquinamento sulla salute dei più piccoli o di sfruttamento dei bambini nel mondo del lavoro, però spesso i grandi non agiscono di conseguenza”.
“Avete citato diverse norme della Dichiarazione dei diritti dell’infanzia – ha proseguito il presidente - e le norme dicono che siamo tutti uguali, abbiamo gli stessi diritti e gli stessi doveri. Non si può distinguere continuamente sul mio diritto alla salute, sul mio diritto a giocare, sul mio diritto alla felicità, a seconda delle convenienze. Questi diritti non possono essere oggetto di una negoziazione o di un accordo”.
“Proprio oggi c’è il wind day a Taranto. Questo significa che un vento particolare sposta le polveri dell’Ilva dai parchi minerari sui quartieri vicini e per questa ragione il sindaco è costretto a chiudere le scuole. I bambini del quartiere Tamburi, che sorge proprio di fronte all’Ilva, anziché giocare tranquillamente come tutti gli altri, rischiano di entrare in contatto con quelle polveri che si accumulano. Nessuno parla dei diritti di quei bambini, come non si parla di bambini che in altri posti del mondo lavorano per confezionare palloni da calcio e che vengono sfruttati. Perché viviamo in una economia distorta, dove i soldi spingono spesso gli adulti a dire una cosa e farne un’altra”.
“Uno degli sforzi che i vostri insegnanti stanno facendo - ha sottolineato Emiliano -
è farvi crescere in modo tale che non diventiate adulti così, che dicono una cosa e poi ne fanno un’altra. A formare in voi uno spirito critico, ad essere autonomi, indipendenti, a non vendervi per una carriera o per un posto, e soprattutto, a non vendere mai le cose importanti e in cui credete. Questi valori non devono andare bene solo per Natale, Pasqua o per il Giorno dell’infanzia, ma devono essere presenti sempre. La scuola si impegna a costruire in voi una cultura della legalità, contro la mafia, a sensibilizzarvi su raccolta differenziata, mobilità sostenibile, educazione civica e così via”.
“I bambini sono importantissimi, la scuola è centrale. E questo significa avere il diritto e il dovere a crescere bene per rendere migliore l’umanità. Questa giornata dunque non serve solo a proteggere i minori, ma la nostra civiltà. Stiamo facendo oggi lo sforzo di capire che se una città va bene per un bambino, va bene per un adulto e un anziano; se il mondo del lavoro rispetta i più piccoli probabilmente rispetta anche le donne e gli uomini e rende più uguali i diritti di ciascuno”.
“Ecco – ha concluso Emiliano - la battaglia tra bene e male esiste da sempre, e schierarsi dalla parte giusta dà senso alla vita”.
Ad esempio si parla tanto dei danni dell’inquinamento sulla salute dei più piccoli o di sfruttamento dei bambini nel mondo del lavoro, però spesso i grandi non agiscono di conseguenza”.
“Avete citato diverse norme della Dichiarazione dei diritti dell’infanzia – ha proseguito il presidente - e le norme dicono che siamo tutti uguali, abbiamo gli stessi diritti e gli stessi doveri. Non si può distinguere continuamente sul mio diritto alla salute, sul mio diritto a giocare, sul mio diritto alla felicità, a seconda delle convenienze. Questi diritti non possono essere oggetto di una negoziazione o di un accordo”.
“Proprio oggi c’è il wind day a Taranto. Questo significa che un vento particolare sposta le polveri dell’Ilva dai parchi minerari sui quartieri vicini e per questa ragione il sindaco è costretto a chiudere le scuole. I bambini del quartiere Tamburi, che sorge proprio di fronte all’Ilva, anziché giocare tranquillamente come tutti gli altri, rischiano di entrare in contatto con quelle polveri che si accumulano. Nessuno parla dei diritti di quei bambini, come non si parla di bambini che in altri posti del mondo lavorano per confezionare palloni da calcio e che vengono sfruttati. Perché viviamo in una economia distorta, dove i soldi spingono spesso gli adulti a dire una cosa e farne un’altra”.
“Uno degli sforzi che i vostri insegnanti stanno facendo - ha sottolineato Emiliano -
è farvi crescere in modo tale che non diventiate adulti così, che dicono una cosa e poi ne fanno un’altra. A formare in voi uno spirito critico, ad essere autonomi, indipendenti, a non vendervi per una carriera o per un posto, e soprattutto, a non vendere mai le cose importanti e in cui credete. Questi valori non devono andare bene solo per Natale, Pasqua o per il Giorno dell’infanzia, ma devono essere presenti sempre. La scuola si impegna a costruire in voi una cultura della legalità, contro la mafia, a sensibilizzarvi su raccolta differenziata, mobilità sostenibile, educazione civica e così via”.
“I bambini sono importantissimi, la scuola è centrale. E questo significa avere il diritto e il dovere a crescere bene per rendere migliore l’umanità. Questa giornata dunque non serve solo a proteggere i minori, ma la nostra civiltà. Stiamo facendo oggi lo sforzo di capire che se una città va bene per un bambino, va bene per un adulto e un anziano; se il mondo del lavoro rispetta i più piccoli probabilmente rispetta anche le donne e gli uomini e rende più uguali i diritti di ciascuno”.
“Ecco – ha concluso Emiliano - la battaglia tra bene e male esiste da sempre, e schierarsi dalla parte giusta dà senso alla vita”.
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