Sicilia, dati finali: Musumeci al 39,9%, M5S primo partito
PALERMO - E' ufficialmente il 62enne Nello Musumeci, candidato della coalizione di centrodestra, il nuovo presidente della Regione siciliana. Al termine dello scrutinio di tutte le 5300 sezioni (dati dell'ufficio elettorale della Regione) il candidato del centrodestra, ha ottenuto il 39,9 % delle preferenze.
A seguire il candidato del M5s Giancarlo Cancelleri (M5S) con il 34,6% che quindi viene eletto all'Assemblea regionale siciliana. Quindi Fabrizio Micari (centrosinistra) con il 18,6%, Claudio Fava (sinistra) con il 6,1 e Roberto La Rosa (indipendentisti) , con lo 0,7 %.
Durante questa tornata di elezioni l'affluenza è stata del 46,75% (2.179.122 votanti su 4.661.111), alle regionali del 2012 era stata del 47,41 %.
Impiegato di un istituto di credito, Musumeci è giornalista pubblicista. Entrato in politica giovanissimo, aveva 15 anni quando si iscrisse nelle file della Giovane Italia, l’organizzazione giovanile del Movimento sociale italiano. Appena 5 anni dopo viene eletto consigliere comunale nel suo paese, sbarcando negli anni a venire nei Comuni di Gravina di Catania e Castel di Iudica, dove ha ricoperto anche la carica di vicesindaco in una coalizione di centro-destra.
Mai coinvolto in inchieste di alcun tipo, uno dei suoi “capolavori” politici è stata la guida della Provincia di Catania, con la sola lista del Movimento sociale italiano, venendo poi riconfermato presidente nel ’98, al primo turno, con più di 310.000 preferenze, sostenuto da una coalizione di centro-destra. Grazie al suo impegno la provincia etnea raggiunse la vetta della classifica di gradimento in Italia.
Per lui si trattava della terza candidatura alla presidenza della Regione Siciliana. Alle elezioni regionali del 2006, infatti, rinunciò ad appoggiare Salvatore Cuffaro, venendo però sconfitto.
Cinque anni fa ritentò la strada che porta a Palazzo d’Orleans, ottenendo il 25,7% dei consensi, e venendo sconfitto dal rappresentante del centro-sinistra Rosario Crocetta che prese il 30,5%.
Eletto all’Assemblea regionale siciliana, è stato eletto presidente della Commissione regionale antimafia nel 2013 e nel 2015 Musumeci è tra i fondatori e leader del movimento civico siciliano “#Diventerà bellissima”, così denominato per richiamare una frase di Paolo Borsellino rivolta alla Sicilia.
La vittoria di Musumeci fa da contraltare alla sconfitta di Giancarlo Cancelleri. L’esponente grillino, che per tutto il giorno ha seguito lo spoglio a casa insieme alla famiglia e al vicepresidente della Camera Luigi Di Maio. “Non chiamerò Musumeci”, ha detto Cancelleri che ha parlato di una “vittoria contaminata”.
A seguire il candidato del M5s Giancarlo Cancelleri (M5S) con il 34,6% che quindi viene eletto all'Assemblea regionale siciliana. Quindi Fabrizio Micari (centrosinistra) con il 18,6%, Claudio Fava (sinistra) con il 6,1 e Roberto La Rosa (indipendentisti) , con lo 0,7 %.
Durante questa tornata di elezioni l'affluenza è stata del 46,75% (2.179.122 votanti su 4.661.111), alle regionali del 2012 era stata del 47,41 %.
Nello Musumeci, 62 anni |
"SARO' IL PRESIDENTE DI TUTTI I SICILIANI" - “Sarò il presidente di tutti i siciliani, di coloro i quali hanno ritenuto di sostenermi e di votarmi e anche di coloro i quali, legittimamente, hanno ritenuto di votare per altri o addirittura di non partecipare al voto”, ha detto Musumeci arrivando al suo comitato elettorale di Catania. “Il centrodestra si ricompone – ha aggiunto – e apre la strada a un appuntamento politico importante che nella prossima primavera dovrà dare un governo degno di questo nome. Questo esperimento, questo laboratorio siciliano, felicemente riuscito potrà rappresentare un paradigma per guardare al futuro dell’Italia con ragionevole ottimismo”.
Impiegato di un istituto di credito, Musumeci è giornalista pubblicista. Entrato in politica giovanissimo, aveva 15 anni quando si iscrisse nelle file della Giovane Italia, l’organizzazione giovanile del Movimento sociale italiano. Appena 5 anni dopo viene eletto consigliere comunale nel suo paese, sbarcando negli anni a venire nei Comuni di Gravina di Catania e Castel di Iudica, dove ha ricoperto anche la carica di vicesindaco in una coalizione di centro-destra.
Mai coinvolto in inchieste di alcun tipo, uno dei suoi “capolavori” politici è stata la guida della Provincia di Catania, con la sola lista del Movimento sociale italiano, venendo poi riconfermato presidente nel ’98, al primo turno, con più di 310.000 preferenze, sostenuto da una coalizione di centro-destra. Grazie al suo impegno la provincia etnea raggiunse la vetta della classifica di gradimento in Italia.
Per lui si trattava della terza candidatura alla presidenza della Regione Siciliana. Alle elezioni regionali del 2006, infatti, rinunciò ad appoggiare Salvatore Cuffaro, venendo però sconfitto.
Cinque anni fa ritentò la strada che porta a Palazzo d’Orleans, ottenendo il 25,7% dei consensi, e venendo sconfitto dal rappresentante del centro-sinistra Rosario Crocetta che prese il 30,5%.
Eletto all’Assemblea regionale siciliana, è stato eletto presidente della Commissione regionale antimafia nel 2013 e nel 2015 Musumeci è tra i fondatori e leader del movimento civico siciliano “#Diventerà bellissima”, così denominato per richiamare una frase di Paolo Borsellino rivolta alla Sicilia.
La vittoria di Musumeci fa da contraltare alla sconfitta di Giancarlo Cancelleri. L’esponente grillino, che per tutto il giorno ha seguito lo spoglio a casa insieme alla famiglia e al vicepresidente della Camera Luigi Di Maio. “Non chiamerò Musumeci”, ha detto Cancelleri che ha parlato di una “vittoria contaminata”.