BARI - Un impegno serio e forte da parte del Consiglio regionale e del Governo regionale per denunciare quanto sta accadendo in questi giorni a Melendugno dove centinaia di uomini delle forze dell'ordine hanno letteralmente militarizzato la zona e in alcuni casi bloccato la circolazione per permettere lo svolgimento dei lavori nel cantiere TAP. E' quanto hanno chiesto oggi gli otto consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale attraverso un intervento del consigliere M5S Antonio Trevisi al termine del quale i cinquestelle hanno esposto in aula uno striscione con la scritta "MELENDUGNO LIBERA - Lo Stato difenda i cittadini!".
"Siamo estremamente preoccupati - ha detto Trevisi nel suo intervento in aula - per la situazione che sta vivendo il Paese con un pezzo del Salento dove una intera area è stata militarizzata e dove oggi lo Stato sta difendendo gli interessi di una multinazionale straniera e a scapito degli interessi dei cittadini. Chiediamo pertanto che il Consiglio regionale intervenga con tutti gli atti necessari, con delle azioni forti, al fine di dimostrare il proprio inequivocabile dissenso sugli ultimi fatti accaduti in quella città e in quella intera area della nostra Regione, oggi militarizzata, dove centinaia di uomini delle forze dell'ordine pagati dalla collettività per difendere i legittimi diritti alla sicurezza e alla libertà dei cittadini pugliesi, vengono ad oggi quotidianamente impiegati per favorire gli interessi privati di una multinazionale".
"Siamo estremamente preoccupati - ha detto Trevisi nel suo intervento in aula - per la situazione che sta vivendo il Paese con un pezzo del Salento dove una intera area è stata militarizzata e dove oggi lo Stato sta difendendo gli interessi di una multinazionale straniera e a scapito degli interessi dei cittadini. Chiediamo pertanto che il Consiglio regionale intervenga con tutti gli atti necessari, con delle azioni forti, al fine di dimostrare il proprio inequivocabile dissenso sugli ultimi fatti accaduti in quella città e in quella intera area della nostra Regione, oggi militarizzata, dove centinaia di uomini delle forze dell'ordine pagati dalla collettività per difendere i legittimi diritti alla sicurezza e alla libertà dei cittadini pugliesi, vengono ad oggi quotidianamente impiegati per favorire gli interessi privati di una multinazionale".
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