BARI - Da anni il torrente Cervaro a valle della Zona ASI di Foggia subisce uno scarico di acque scure e maleodoranti, situazione ancora più critica durante la stagione estiva. Torna ad intervenire in merito la consigliera regionale M5S Rosa Barone che chiede l’intervento del nuovo CdA dell’ASI: “Abbiamo appurato con certezza come da giugno fino ad ottobre, l'acqua del torrente fosse nera, putrida ed irrespirabile. Sappiamo che ad oggi c'è un'indagine in corso, forse dovuta anche alle nostre interrogazioni o alle denunce di diversi enti e associazioni ambientaliste”.
La situazione si ripete da almeno 3 anni ed invero sono diverse le azioni che il M5S ha posto, a tutela della salute pubblica: “A questo punto chiediamo che il Presidente Riccardi del Consorzio ASI, nonché Sindaco di Manfredonia e quindi come tale responsabile anche della salute della sua comunità, vada fino in fondo. Chiediamo al nuovo CdA dell'ASI di prendere una posizione netta di assoluta trasparenza e pretendere la verità sullo stato della acque che, tra l’altro, sfociano in mare anche durante il periodo della balneazione. Affrontare questo problema è fondamentale per la salute pubblica e l’ambiente dal momento che queste acque vengono utilizzate dagli agricoltori per irrigare le coltivazioni, sfociano in prossimità di stabilimenti balneari e fanno parte di un complesso ecologico importantissimo per la tutela della biodiversità, non a caso le sue acque coinvolgono sia il Parco Naturale regionale del Bosco Incoronata che l’Oasi Lago Salso del Parco Nazionale del Gargano”.
“L’auspicio – conclude Barone - è che all'azione della magistratura si aggiunga una azione da parte della politica così da risolvere al più presto una situazione diventata ormai di una gravità insostenibile”.
La situazione si ripete da almeno 3 anni ed invero sono diverse le azioni che il M5S ha posto, a tutela della salute pubblica: “A questo punto chiediamo che il Presidente Riccardi del Consorzio ASI, nonché Sindaco di Manfredonia e quindi come tale responsabile anche della salute della sua comunità, vada fino in fondo. Chiediamo al nuovo CdA dell'ASI di prendere una posizione netta di assoluta trasparenza e pretendere la verità sullo stato della acque che, tra l’altro, sfociano in mare anche durante il periodo della balneazione. Affrontare questo problema è fondamentale per la salute pubblica e l’ambiente dal momento che queste acque vengono utilizzate dagli agricoltori per irrigare le coltivazioni, sfociano in prossimità di stabilimenti balneari e fanno parte di un complesso ecologico importantissimo per la tutela della biodiversità, non a caso le sue acque coinvolgono sia il Parco Naturale regionale del Bosco Incoronata che l’Oasi Lago Salso del Parco Nazionale del Gargano”.
“L’auspicio – conclude Barone - è che all'azione della magistratura si aggiunga una azione da parte della politica così da risolvere al più presto una situazione diventata ormai di una gravità insostenibile”.
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