ROMA - Occhio ai prodotti sugli scaffali: Cadoro ha ritirato un lotto di vellutata di zucca e carote surgelata biologica a marchio Bellavita chiedendo ai clienti che l’avessero acquistato di non consumarlo e riportarlo al punto vendita. A spingere i supermercati Cadoro ad applicare il protocollo e diffondere l’avviso di richiamo è stata la presenza del batterio Listeria monocytogenes nel lotto L32117E con scadenza al 17/05/2019, distribuito dall’azienda produttrice, Pagan Srl.
La vellutata coinvolta dal richiamo è venduta in buste da 550 g. Il batterio indicato nel richiamo si trova nell’acqua, nel terreno, nella vegetazione e nelle feci di diverse specie animali. Può contaminare diversi alimenti, tra cui latte, verdura, formaggi molli, carni poco cotte ed è responsabile della Listeriosi.
L’infezione “si presenta principalmente, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, con sintomi a carico del sistema gastrointestinale, ma in casi più gravi può essere causa di meningite (per esempio per anziani e persone immunocompromesse)”.
In gravidanza, invece, può provocare aborti e parti prematuri. Anche se il rischio di infezione esiste anche in presenza di bassi livelli di carica batterica, soggetti adulti e in buona salute possono anche consumare alimenti contaminati senza presentare alcun sintomo. In caso contrario è necessario sottoporsi a una cura antibiotica.
La vellutata coinvolta dal richiamo è venduta in buste da 550 g. Il batterio indicato nel richiamo si trova nell’acqua, nel terreno, nella vegetazione e nelle feci di diverse specie animali. Può contaminare diversi alimenti, tra cui latte, verdura, formaggi molli, carni poco cotte ed è responsabile della Listeriosi.
L’infezione “si presenta principalmente, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, con sintomi a carico del sistema gastrointestinale, ma in casi più gravi può essere causa di meningite (per esempio per anziani e persone immunocompromesse)”.
In gravidanza, invece, può provocare aborti e parti prematuri. Anche se il rischio di infezione esiste anche in presenza di bassi livelli di carica batterica, soggetti adulti e in buona salute possono anche consumare alimenti contaminati senza presentare alcun sintomo. In caso contrario è necessario sottoporsi a una cura antibiotica.
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