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A San Siro la sorprendente squadra di Colucci che sta sorprendendo in Lega Pro se la gioca alla pari contro i nerazzurri. Alla Scala del calcio oltre quattromila tifosi seguono questa gara unica per la loro città contro una tra le squadre più blasonate del calcio nazionale.
Il Pordenone blocca l’Inter sullo 0-0 e resiste anche ai tempi supplementari: la prestazione di resistenza vale come una vittoria. La squadra di Spalletti ha preso l’impegno di Coppa Italia sottogamba, infatti, la pressione è aumentata con l’ingresso in campo dei big Perisic e Icardi.
Eppure gli ospiti hanno saputo reagire in maniera organizzata. Nell’arco del tempo regolamentare, invece, è proprio il Pordenone a creare pericoli per Padelli (vice Handanovic): colpisce un palo con Magnaghi. Le seconde file dell’Inter non rispettano gli schemi di mister Spalletti e ci si affida alla capacità tecnica di Cancelo, Eder e Karamoh. Proprio il giovane francese si divora due occasioni davanti al portiere del Pordenone Perilli.
I neroverdi sono reattivi e infatti rendono l’Inter lenta e prevedibile. Anche nella ripresa fanno sussultare i propri tifosi per i gol sfiorati di Saint Maza. Poco alla volta scendono in campo i big nerazzurri: prima Brozovic, poi Perisic e Icardi e l’Inter crea qualcosa in più soprattutto nei tempo supplementari: il capitano argentino impensierisce più volte Perilli e colpisce anche un palo.
Il Pordenone è costretto a rintanarsi, anche per un calo fisico e sfiora il sogno anche ai calci di rigore. Si va ad oltranza, ma l’Inter la spunta per 5-4.
La partita infinita sintetizza il lungo sogno dei quattromila tifosi ospiti e di una città friulana che stava per abbattere la prima in classifica in serie A.
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