Ilva: 30 mln a fornitori indotto pugliese e Regione rinuncia alla sospensiva


TARANTO - "Ilva sta adempiendo ai pagamenti dei debiti esigibili verso i fornitori dell'indotto pugliese" ed "entro la giornata di oggi sarà saldato tutto lo scaduto accumulato fino al 10 dicembre 2017 per un ammontare di oltre 30 milioni di euro che rappresenta la quasi totalità delle cifre esigibili mentre il pagamento di una piccola parte residuale, avverrà a seguito delle verifiche necessarie previste, nei primi giorni di gennaio". Questo è quanto comunicato in una nota dall'azienda. "Questa somma va ad aggiungersi ai 220 milioni di euro che Ilva ha già versato dall'inizio dell'anno a oggi per un totale di oltre 250 milioni di euro pagati nel 2017 alle imprese del territorio pugliese", scrivono, spiegando che "le risorse sono state individuate grazie alla disponibilità del Governo a finanziare la fase gestionale che precede il closing dell'operazione con il nuovo investitore e di Banca Intesa SanPaolo che ha anticipato al mese di dicembre l'erogazione delle somme che erano previste per gennaio 2018". "La società pur nelle difficoltà economiche, sta compiendo ogni possibile sforzo per onorare tutti gli impegni e dare serenità e fiducia alle imprese del territorio".

Intanto Calenda annuncia su Twitter che "Anche la Regione Puglia dopo il Comune di Taranto ha depositato la rinuncia alla richiesta di sospensiva al TAR sul decreto del presidente del Consiglio dei Ministri che contiene il Piano Ambientale per Ilva". Aggiungendo che si tratta di "un segnale positivo che scongiura il rischio spegnimento il 9. Ora lavoriamo insieme per il ritiro del ricorso".