Ilva, M5S: "Emiliano, Sindaco e Calenda offrono uno spettacolo indecoroso"


TARANTO - "Lo spettacolo che stanno dando in questo momento il Sindaco di Taranto, il Governatore della Regione Puglia e il Ministro Calenda è indecoroso tanto più se ricordiamo che sono tutti espressione dello stesso partito, quello che sta facendo piombare nel caos questo Paese e la città di Taranto.C’è un’unica soluzione per Taranto - dichiarano gli otto consiglieri regionali M5S e i consiglieri M5S del Comune di Taranto Francesco Nevoli e Massimo Battista - e si chiama riconversione economica: chiudere le fonti inquinanti e avviare una riprogettazione dell’economia dell’area passando per le bonifiche e puntando sulle numerose risorse naturali e culturali presenti sul territorio, impiegando la manodopera oggi impiegata nell'Ilva. È la strada che molti territori del mondo nei quali esistevano delle fabbriche di morte hanno già percorso, servono solo mani libere che né il centrodestra né il centrosinistra, entrambi finanziati in passato dal gruppo Riva, possono avere.”

“Sulla vicenda Ilva il sindaco di Taranto utilizza le parole dei nostri consiglieri comunali per accreditarsi nei confronti dell'opinione pubblica. - aggiungono i pentastellati - Al ministro Calenda che gli proponeva di barattare il ritiro del ricorso al Tar da parte del Comune con un protocollo di intesa ha risposto chiedendo piuttosto un accordo di programma, sul modello di quello di Genova. Melucci non dice però che il "suo" accordo di programma ha contenuti diversi da quello che propone il MoVimento 5 Stelle: da industrialista convinto qual é, il sindaco vuole che lo stabilimento rimanga aperto a tutti i costi; noi invece riteniamo che l'accordo di programma deve mirare alla chiusura delle fonti inquinanti, alla bonifica dei siti contaminati utilizzando le maestranze in forza allo stabilimento e alla riconversione economica del territorio. In realtà Melucci, dopo aver rinunciato alla richiesta di sospensiva, cerca solo un espediente per "sfilarsi" del tutto dal ricorso, così completando la pantomima in atto da tempo sull'argomento e che vede come ulteriori protagonisti il presidente Emiliano e il ministro Calenda”.