Bari, l'Istituto tumori amico delle donne: riconosciuto 'bollino rosa'

BARI - Un’alta competenza specialistica coniugata all’attenzione per il gentil sesso: il “Giovanni Paolo II” riconosciuto a misura di donna. Distintosi per aver disegnato negli ultimi anni percorsi sempre più specifici per la salute dell’utenza femminile, l’Istituto di ricerca barese incassa l’ambito bollino rosa 2018-2019.

Più di uno i punti di forza dedicati all’utenza rosa che hanno permesso all’Oncologico di entrare nell’Olimpo degli otto ospedali pugliesi positivamente “bollati”:

un team multidisciplinare della patologia mammaria che si incontra periodicamente per  la discussione dei casi clinici e delle decisioni diagnostiche e terapeutiche, affinché siano condivise all'interno del team;
il ruolo determinante dell’associazione “Ui together” nata nel settembre 2015 dall’idea di alcuni medici donna, referenti della Breast Unit dell'Istituto, con l’obiettivo di diffondere la cultura della prevenzione, diagnosi e cura del tumore della mammella, e per sostenere le donne che vedono stravolta la loro vita durante il tunnel della malattia;
l’atelier di maquillage correttivo, uno spazio benessere di bellezza e cosmesi figlio del servizio sperimentale di Psiconcologia e dell’Unità operativa di Ematologia, attivo ogni lunedì grazie alla presenza delle professioniste del laboratorio dermatologico La Roche-Posay, e rivolto alle pazienti oncologiche per camuffare gli effetti collaterali dei trattamenti terapeutici e cali di autostima, ridando nuova linfa a volti affaticati e in preda alle storture della malattia.

La prestigiosa targa assegnata da Onda (Osservatorio Nazionale per la salute della donna) alle strutture attente alla salute femminile, è stata consegnata alla dottoressa Angela Lapietra, delegata dal Direttore Generale Antonio Delvino a partecipare alla cerimonia pubblica svoltasi martedì 5 dicembre nell’auditorium Biagio d’Alba presso il Ministero della Salute.

La valutazione delle strutture meritevoli di bollino rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da oltre 300 domande, compilato per l’Istituto dalla Direzione Sanitaria guidata dal dottor Alessandro Sansonetti. Un’apposita commissione multidisciplinare, presieduta da Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, ha validato i bollini conseguiti dagli ospedali nella candidatura considerando gli elementi qualitativi di particolare rilevanza e il risultato ottenuto nelle diverse aree specialistiche presentate. Tre i criteri di valutazione con cui sono stati giudicati gli ospedali candidati: la presenza di aree specialistiche di maggior rilievo clinico ed epidemiologico per la popolazione femminile, l’appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e l’offerta di servizi rivolti all’accoglienza e presa in carico della paziente, come la telemedicina, la mediazione culturale, l’assistenza sociale.