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A Vieste questo non è stato possibile, nonostante le richieste formali da parte delle Associazioni di Categoria che hanno presentato moltissimo tempo prima apposite richieste. In tali richieste veniva evidenziato che il posticipo del mercato al giorno martedì 26, come ha fatto il Comune di Vieste ignorando tali richieste di anticipazione, avrebbe causato enormi danni agli ambulanti in quanto li avrebbe obbligati a scegliere se frequentare il mercato posticipato il martedì a Vieste o quelli nei quali il martedì sono abituali concessionari e che si svolgono regolarmente martedì di Santo Stefano, come per esempio a Manfredonia.
Incurante di tale enorme danno economico e psicologico e senza alcun giustificato motivo, il comune di Vieste si è ostinato a far svolgere il mercato di Natale spostandolo a Santo Stefano ed il risultato è stato un malcontento generalizzato che ha visto Operatori concessionari di posteggio contrariati fino al punto di esimersi dal frequentare tale mercato, così come hanno colto l’occasione per evidenziare le tantissime storture che si registrano proprio nello svolgimento del mercato a Vieste, peraltro oneroso, con tanti episodi di abuso contrari a quanto espressamente previsto dalle vigenti diposizioni normative regionali .
Anche da parte dei consumatori il dissenso per non aver potuto godere di un servizio così importante nel giorno della vigilia di Natale, domenica 24 dicembre, senza poter usufruire degli enormi vantaggi di fare acquisti natalizi al mercato, con gravissima discriminazione rispetto ai commercianti a sede fissa ed agli ipermercati che domenica scorsa hanno fatto il pienone.
Da parte delle Associazioni promotrici dell’iniziativa di anticipazione del mercato, in primis UNIMPRESA, CASAMBULANTI, BATCOMMERCIO2010 e C.N.A. Unione Commercio, è stato stigmatizzato l’atteggiamento dell’Amministrazione comunale di Vieste, giudicato poco democratico, impositivo e soprattutto in violazione dei minimi principi di concertazione. E’ il caso di ricordare – hanno fatto sapere da UNIMPRESA – che a Vieste vige un regolamento vecchio di quindici anni, mai rinnovato e completamente fuori dalla vigente realtà normativa quindi assolutamente in taluni casi illegittimo. Eppure a quel vecchio regolamento l’Amministrazione comunale continua a fare riferimento. Un’assurdità che lascia il comune garganico indietro anni luce rispetto alle altre realtà .
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