BARI - “Per un soffio questo russo mi è sfuggito, ma quest’anno lo prendo”: è un appuntamento con la medaglia iridata, ai mondiali 2018 di paraciclismo a Maniago, in Friuli, quello di Leonardo Melle. Il ciclista paralimpico e campione sportivo di Manduria è stato premiato dal presidente Mario Loizzo in un simpatico incontro informale in Consiglio regionale, a Bari.
“Per ora ti premiamo per l’argento e il bronzo, augurandoci di ‘doverti’ premiare per l’oro, l’anno prossimo”, ha detto il presidente Loizzo, che si è dichiarato “onorato di offrire, insieme a tutto l’Ufficio di Presidenza, un meritato riconoscimento a un atleta pugliese plurimedagliato”.
46 anni, parzialmente paralizzato agli arti per una lesione cerebrale, dieci anni fa, a causa di un’anomalia vascolare, Leonardo Melle ha conquistato il secondo posto nella prova in linea e il terzo nella cronometro individuale nei Campionati Mondiali disputati a fine agosto a Pietermatitzburgh, in Sud Africa. È nazionale italiano e fa parte del ristretto club dei medagliati del CIP (Comitato italiano paralimpico).
“Si parla tanto di malasanità, ma io sono un esempio di buona sanità in Puglia, perché sono stato operato qui ed ho svolto qui la riabilitazione”, che lo ha portato a riprendere il tono muscolare sufficiente a stare in piedi, sia pure per poco, e a spingere sui pedali del triciclo da competizione. Il resto lo hanno fatto la sua grande forza di volontà, la passione per lo sport, tanto sacrificio in allenamento ed un voglia da vendere di superare i propri limiti. In questo, dice, “non c’è differenza tra atleti normodotati e disabili: l’impegno e la serietà della preparazione consentono di raggiungere i risultati”.
Leonardo è un modello da seguire per chi vive condizioni di disabilità: fare sport, darsi degli obiettivi, battersi lealmente contro gli avversari aiuta a lasciarsi alle spalle la depressione, nonostante le tante barriere che ostacolano i disabili in Italia, non solo architettoniche, anche burocratiche. Nel suo caso si sono aggiunte poi i ritardi in Puglia nel consentire la pratica dello sport paralimpico.
Leonardo Melle è tesserato nella FCI (Federazione ciclistica italiana) per l’ASD (Associazione sportiva dilettantistica) Peppe Molè di Linguaglossa, Catania. Chiede giustamente di poter aggiungere lo stemma della sua regione sulla maglia e questo potrebbe verificarsi se qualche società ciclistica pugliese prendesse in esame l’ipotesi di tesserare Melle in collaborazione con la Molè.
Un’altra esigenza di Leonardo è poter disporre di un mezzo tecnico di ultima generazione: un più che legittimo aiuto a pareggiare il gap tecnologico con gli avversari. Anche questo è il messaggio alla Puglia ed ai pugliesi.
“Per ora ti premiamo per l’argento e il bronzo, augurandoci di ‘doverti’ premiare per l’oro, l’anno prossimo”, ha detto il presidente Loizzo, che si è dichiarato “onorato di offrire, insieme a tutto l’Ufficio di Presidenza, un meritato riconoscimento a un atleta pugliese plurimedagliato”.
46 anni, parzialmente paralizzato agli arti per una lesione cerebrale, dieci anni fa, a causa di un’anomalia vascolare, Leonardo Melle ha conquistato il secondo posto nella prova in linea e il terzo nella cronometro individuale nei Campionati Mondiali disputati a fine agosto a Pietermatitzburgh, in Sud Africa. È nazionale italiano e fa parte del ristretto club dei medagliati del CIP (Comitato italiano paralimpico).
“Si parla tanto di malasanità, ma io sono un esempio di buona sanità in Puglia, perché sono stato operato qui ed ho svolto qui la riabilitazione”, che lo ha portato a riprendere il tono muscolare sufficiente a stare in piedi, sia pure per poco, e a spingere sui pedali del triciclo da competizione. Il resto lo hanno fatto la sua grande forza di volontà, la passione per lo sport, tanto sacrificio in allenamento ed un voglia da vendere di superare i propri limiti. In questo, dice, “non c’è differenza tra atleti normodotati e disabili: l’impegno e la serietà della preparazione consentono di raggiungere i risultati”.
Leonardo è un modello da seguire per chi vive condizioni di disabilità: fare sport, darsi degli obiettivi, battersi lealmente contro gli avversari aiuta a lasciarsi alle spalle la depressione, nonostante le tante barriere che ostacolano i disabili in Italia, non solo architettoniche, anche burocratiche. Nel suo caso si sono aggiunte poi i ritardi in Puglia nel consentire la pratica dello sport paralimpico.
Leonardo Melle è tesserato nella FCI (Federazione ciclistica italiana) per l’ASD (Associazione sportiva dilettantistica) Peppe Molè di Linguaglossa, Catania. Chiede giustamente di poter aggiungere lo stemma della sua regione sulla maglia e questo potrebbe verificarsi se qualche società ciclistica pugliese prendesse in esame l’ipotesi di tesserare Melle in collaborazione con la Molè.
Un’altra esigenza di Leonardo è poter disporre di un mezzo tecnico di ultima generazione: un più che legittimo aiuto a pareggiare il gap tecnologico con gli avversari. Anche questo è il messaggio alla Puglia ed ai pugliesi.
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