ROMA - Un grande riconoscimento per il giornalista Piero Angela: è il vincitore della "Penna d’oro 2017". Il riconoscimento è stato consegnato al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante una cerimonia.
"Sono lietissimo di questo incontro per questa occasione così bella e significativa. Il dottor Valentino poc'anzi diceva che questo premio è stato conferito, e viene conferito, a persone che esemplarmente hanno interpretato il ruolo di giornalisti ma che hanno testimoniato buon giornalismo e cultura" ha dichiarato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
"Il confine fra i due ambiti è molto sottile, labile. In realtà c'è buon giornalismo quando chi lo interpreta si basa su forti fondamenti culturali che consentono di interpretare la realtà in maniera adeguata, di approfondire seriamente i problemi e le questioni e di esprimerli in modo anche comprensibile e comunque rigorosamente verificati. È la cultura che produce il buon giornalismo: sono due ambiti inscindibili. In fondo questo è anche il presidio migliore dell'imparzialità e dell'indipendenza. Imparzialità e indipendenza del giornalismo sono fondamentali nella nostra come in qualunque democrazia. Il vero presidio è quello del fondamento culturale; naturalmente le regole dello Stato devono sorreggere imparzialità e indipendenza, ma la cultura è quella che conferisce questi caratteri. Queste caratteristiche sono espresse in maniera esemplare da Piero Angela: la cultura acquisita, elaborata, costantemente aggiornata, trasmessa e offerta ad altri, in forme accattivanti e coinvolgenti, l'imparzialità che nasce dal rigore scientifico e dalla serietà delle considerazioni e delle argomentazioni proposte. Quindi sono lietissimo di esprimere a Piero Angela la riconoscenza del nostro Paese per la sua attività , per quella passata così lunga e così preziosa, per quella attuale e per quella futura".
"Il confine fra i due ambiti è molto sottile, labile. In realtà c'è buon giornalismo quando chi lo interpreta si basa su forti fondamenti culturali che consentono di interpretare la realtà in maniera adeguata, di approfondire seriamente i problemi e le questioni e di esprimerli in modo anche comprensibile e comunque rigorosamente verificati. È la cultura che produce il buon giornalismo: sono due ambiti inscindibili. In fondo questo è anche il presidio migliore dell'imparzialità e dell'indipendenza. Imparzialità e indipendenza del giornalismo sono fondamentali nella nostra come in qualunque democrazia. Il vero presidio è quello del fondamento culturale; naturalmente le regole dello Stato devono sorreggere imparzialità e indipendenza, ma la cultura è quella che conferisce questi caratteri. Queste caratteristiche sono espresse in maniera esemplare da Piero Angela: la cultura acquisita, elaborata, costantemente aggiornata, trasmessa e offerta ad altri, in forme accattivanti e coinvolgenti, l'imparzialità che nasce dal rigore scientifico e dalla serietà delle considerazioni e delle argomentazioni proposte. Quindi sono lietissimo di esprimere a Piero Angela la riconoscenza del nostro Paese per la sua attività , per quella passata così lunga e così preziosa, per quella attuale e per quella futura".
"E' un meritato premio alla carriera straordinaria di un giornalista che ha messo a servizio il proprio impegno professionale per la divulgazione della cultura scientifica e che rappresenta una delle figure più popolari e autorevoli della televisione pubblica" ha dichiarato il ministro Lotti "Un gesto simbolico per rimarcare l'importanza della cultura del nostro Paese, che in personalità come quella di Piero Angela trova la sua migliore espressione".
Per quel che riguarda la Penna d’oro, nasce nel 1957 in memoria di Giovanni Papini e costituisce il più alto riconoscimento della Repubblica Italiana agli esponenti del mondo del giornalismo e della letteratura che hanno contribuito alla crescita culturale del paese. Nel passato è stata, tra gli altri, attribuita a Salvatore Quasimodo, Eugenio Montale, Carlo Emilio Gadda, Giuseppe Prezzolini, Alberto Moravia, Ugo Spirito, Riccardo Bacchelli, Mario Soldati, e nelle ultimi tre edizioni a Paolo Mieli, Eugenio Scalfari ed al Cardinale Gianfranco Ravasi. La giuria del premio, presieduta dal ministro Luca Lotti, composta da Luigi Contu, Claudio Cerasa, Maurizio Molinari, Giovanni Maria Vian, Barbara Palombelli, Mario Orfeo, Paolo Mieli ha attribuito il riconoscimento a Piero Angela "per il suo modo sobrio e competente di fare informazione che ha completamente rivoluzionato la divulgazione scientifica, rendendola fruibile al grande pubblico, mantenendone allo stesso tempo alti contenuti e valori. Con il suo impegno professionale ha avvicinato le conoscenze ed eliminato le barriere, contribuendo in modo decisivo allo sviluppo culturale del Paese".
Tags
Scienza e tecnologie