di NICOLA ZUCCARO - Un successo di Antonio Decaro, piuttosto che di un centro-sinistra comunale che appare negli ultimi tempi tempi sempre più disunito anche a causa dei mal di pancia interni al Partito Democratico. E' la risultante che si può dedurre nelle ore immediatamente successive all'elezione di Michelangelo Cavone alla presidenza del Consiglio Comunale di Bari.
Cavone, 40 anni, braccio destro dell'attuale primo cittadino presso il Consiglio metropolitano barese - dove ricopre l'incarico di consigliere delegato alla viabilità e ai trasporti (delega che rimetterà nelle mani dello stesso Decaro), subentra a Pasquale Di Rella, dimessosi esattamente una settimana fa dallo scranno più alto di Aula Dalfino.
Eletto con 22 voti contro le 2 preferenze attribuite a Francesca Contursi e al termine di una seduta terminata nel primo pomeriggio di giovedì 11 gennaio, Michelangelo Cavone blinda la posizione del sindaco, bersaglio, durante una seduta ad alta tensione, di feroci critiche estese all'attuale Giunta comunale e pervenute dai banchi di una minoranza apparsa quest'oggi più sfilacciata del solito.
Cavone, 40 anni, braccio destro dell'attuale primo cittadino presso il Consiglio metropolitano barese - dove ricopre l'incarico di consigliere delegato alla viabilità e ai trasporti (delega che rimetterà nelle mani dello stesso Decaro), subentra a Pasquale Di Rella, dimessosi esattamente una settimana fa dallo scranno più alto di Aula Dalfino.
Eletto con 22 voti contro le 2 preferenze attribuite a Francesca Contursi e al termine di una seduta terminata nel primo pomeriggio di giovedì 11 gennaio, Michelangelo Cavone blinda la posizione del sindaco, bersaglio, durante una seduta ad alta tensione, di feroci critiche estese all'attuale Giunta comunale e pervenute dai banchi di una minoranza apparsa quest'oggi più sfilacciata del solito.