di NICOLA ZUCCARO - "Nella conferenza dei capigruppo di 2 giorni fa è emersa una frattura insanabile fra il mio ruolo di Presidente del Consiglio Comunale e la maggioranza di centro-sinistra presente a Palazzo di Città, dinanzi alla mia proposta di anticipare al mattino le sedute della massima assemblea cittadina, al fine di consentire un tempestivo intervento degli uffici comunali competenti, in merito alle problematiche iscritte all'ordine del giorno". Pur nel ribadire la propria fedeltà agli ideali del centro-sinistra, Pasquale Di Rella ha così motivato la decisione di dimettersi da Presidente del Consiglio Comunale di Bari.
Le dimissioni che saranno formalizzate alle 18 di quest'oggi non corrispondono ad alcuna ambizione politica (Di Rella ha smentito anche di una sua candidatura alle prossime elezioni politiche in un collegio uninominale) ma ad un atto di "garbata" protesta nei confronti di una Amministrazione comunale che in più occasioni non ha risposto alle numerose interpellanze (urgenti e ordinarie) pervenute dai banchi e dallo scranno più alto dell'Aula Dalfino.
"Una goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo " e che - sottolinea Di Rella - conferma la burocraticizzazione a cui è stata ridotta la funzione del Consiglio comunale che, monca della volontà di dialogo fra le forze politiche, ha trasformato il Comune di Bari in un 'debitificio'.
Inoltre, Di Rella ha più volte ribadito che, dopo aver lasciato nei mesi scorsi il Partito Democratico, resterà fino alla fine della consigliatura nel Gruppo misto presente a Palazzo di Città. Ma il riferimento, con il quale egli ha concluso l'affollata conferenza stampa alla 'decomposizione' del quadro politico che scaturirà dopo la tornata elettorale del 4 marzo, farebbe pensare che l'ormai ex Presidente del Consiglio comunale (rifiuterà la rielezione anche nel caso di una eventuale indicazione del suo nome, avanzata dai colleghi consiglieri per restare seduto sullo scranno più alto di Aula Dalfino) volga già lo sguardo, da Bari, in direzione Roma.
M5S: "DI RELLA SI DIMETTE, MAGGIORANZA NEL CAOS" - "Era evidente da qualche tempo lo strappo (l'ennesimo) tra il Presidente del Consiglio Di Rella e la maggioranza dell'amministrazione Decaro tanto che l'aspettativa di una "presa di coscienza" da parte della maggioranza nell'accettare la proposta di convocazioni multiple era pura utopia ben prima della Conferenza dei Capigruppo. Sono anni che noi del M5S reclamiamo tali iter di convocazione e nessuno ci ha mai ascoltato.
La presa di posizione di Di Rella, seppur dovuta (non può un Presidente eletto 2 volte dalla maggioranza non vedersi votare delle proposte sui lavori del Consiglio) arriva tardiva e pare essere il risultato di altri scenari e di ben altre motivazione politiche magari legate ai soliti equilibri saltati in vista di una campagna elettorale che per il centro sinistra si fa sempre più difficile vista la caduta libera evidenziata dai primi sondaggi.
Ennesima dimostrazione dell'inefficienza delle mega coalizioni che portano solo a stalli amministrativi che paga l'intera città ferma al palo!
Cosa succederà adesso? Non lo sappiamo di certo ma la nostra proposta per sciogliere l'intero Consiglio resta valida ed attendiamo adesioni! Coraggio baresi.. manca 1 anno e mezzo e torneremo al voto e queste dinamiche saranno un lontano ricordo!". Così in una nota Sabino Mangano, portavoce M5S Comune di Bari.
Le dimissioni che saranno formalizzate alle 18 di quest'oggi non corrispondono ad alcuna ambizione politica (Di Rella ha smentito anche di una sua candidatura alle prossime elezioni politiche in un collegio uninominale) ma ad un atto di "garbata" protesta nei confronti di una Amministrazione comunale che in più occasioni non ha risposto alle numerose interpellanze (urgenti e ordinarie) pervenute dai banchi e dallo scranno più alto dell'Aula Dalfino.
"Una goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo " e che - sottolinea Di Rella - conferma la burocraticizzazione a cui è stata ridotta la funzione del Consiglio comunale che, monca della volontà di dialogo fra le forze politiche, ha trasformato il Comune di Bari in un 'debitificio'.
Inoltre, Di Rella ha più volte ribadito che, dopo aver lasciato nei mesi scorsi il Partito Democratico, resterà fino alla fine della consigliatura nel Gruppo misto presente a Palazzo di Città. Ma il riferimento, con il quale egli ha concluso l'affollata conferenza stampa alla 'decomposizione' del quadro politico che scaturirà dopo la tornata elettorale del 4 marzo, farebbe pensare che l'ormai ex Presidente del Consiglio comunale (rifiuterà la rielezione anche nel caso di una eventuale indicazione del suo nome, avanzata dai colleghi consiglieri per restare seduto sullo scranno più alto di Aula Dalfino) volga già lo sguardo, da Bari, in direzione Roma.
M5S: "DI RELLA SI DIMETTE, MAGGIORANZA NEL CAOS" - "Era evidente da qualche tempo lo strappo (l'ennesimo) tra il Presidente del Consiglio Di Rella e la maggioranza dell'amministrazione Decaro tanto che l'aspettativa di una "presa di coscienza" da parte della maggioranza nell'accettare la proposta di convocazioni multiple era pura utopia ben prima della Conferenza dei Capigruppo. Sono anni che noi del M5S reclamiamo tali iter di convocazione e nessuno ci ha mai ascoltato.
La presa di posizione di Di Rella, seppur dovuta (non può un Presidente eletto 2 volte dalla maggioranza non vedersi votare delle proposte sui lavori del Consiglio) arriva tardiva e pare essere il risultato di altri scenari e di ben altre motivazione politiche magari legate ai soliti equilibri saltati in vista di una campagna elettorale che per il centro sinistra si fa sempre più difficile vista la caduta libera evidenziata dai primi sondaggi.
Ennesima dimostrazione dell'inefficienza delle mega coalizioni che portano solo a stalli amministrativi che paga l'intera città ferma al palo!
Cosa succederà adesso? Non lo sappiamo di certo ma la nostra proposta per sciogliere l'intero Consiglio resta valida ed attendiamo adesioni! Coraggio baresi.. manca 1 anno e mezzo e torneremo al voto e queste dinamiche saranno un lontano ricordo!". Così in una nota Sabino Mangano, portavoce M5S Comune di Bari.
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