LECCE - A fine dicembre il Ministero dell’Istruzione (MIUR) ha reso note le 100 scuole in Italia di istruzione secondaria di secondo grado autorizzate alla sperimentazione di un percorso di studi quadriennale dal prossimo anno scolastico 2018/2019. Tra queste, ad essere state scelta dal Miur e ad aggiudicarsi il percorso di diploma in quattro anni, vi è l’Istituto “Galilei-Costa” di Lecce, con l’indirizzo SIA - Sistemi informativi aziendali.
A premiare il “Galilei-Costa” di Lecce è stata la qualità formativa, l’impegno nell’innovazione e, soprattutto, la pluriennale esperienza nella didattica orientata all’Educazione all’Auto-Imprenditorialità. La proposta di sperimentazione quadriennale in Sistemi Informativi Aziendali presentata al Ministero ricalca, infatti, l’innovativo progetto “i-Startup” con cui la scuola ha avviato il presente anno scolastico. “i-Startup” è frutto di oltre dieci anni di incentivazione, incubazione e accelerazione di startup giovanili.
Per comprendere meglio la proposta progettuale del Galilei-Costa, abbiamo rivolto alcune domande alla dirigente della scuola, prof.ssa Addolorata Mazzotta.
Perché la vostra scuola ha presentato la candidatura alla sperimentazione?
«E’ parso il naturale sviluppo di quanto il nostro Istituto va perseguendo e realizzando ormai da tempo. Da circa quindici anni infatti, l’Istituto “Galilei-Costa”, in particolare il Settore Economico, si è specializzato in una didattica fortemente improntata all’imprenditorialità ed all’auto-imprenditorialità, incentivando e accompagnando i propri studenti verso la creazione e gestione di vere e proprie micro imprese (start-up), sia prettamente economiche che sociali, tra cui ad esempio: Island of Host, Smart Siti, Salento che Bellezza, IcsOne, il movimento anti bullismo “Mabasta” e MasterProf. Inoltre, a partire dall’attuale anno scolastico 2017/18 e in stretta collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale di Lecce, è operativo presso le classi prime e seconde il progetto “i-Startup” (www.i-startup.it), il quale offre a tutti gli studenti la possibilità di conoscere da vicino il mondo imprenditoriale e, soprattutto, di cimentarsi sul mercato reale con le proprie idee di servizi e prodotti innovativi.»
Quali vantaggi offre il percorso quadriennale?
«Con la candidatura del progetto di un “Istituto Tecnico Economico per l’Imprenditorialità”, ci è stata offerta dal Miur un’opportunità unica, quella di poterci svincolare da alcune rigidità del sistema classico e di ripensare, da zero, un piano di studi (e di esperienze) totalmente mirato all’obiettivo di fornire agli studenti le conoscenze, le abilità e le competenze di un “leader” (capacità decisionale, problem solving, cultura del fallimento, organizzazione delle risorse, comunicazione). Non abbiamo tanto l’intento o l’ambizione di creare un esercito di imprenditori, quanto quello di educare future donne e uomini più autonomi, più consapevoli delle proprie capacità, più fiduciosi nel futuro e più resilienti. E questo potrebbe rappresentare un primo vantaggio non di poco conto. Altro vantaggio è poter offrire l’opportunità a ragazzi, i cui primi obiettivi sono concentrati sullo studio e l’impegno, di poter dare un’accelerata al proprio percorso scolastico ed arrivare con un anno di anticipo alla formazione successiva o di potersi avvicinare al mondo del lavoro un anno prima, alla pari della maggior parte dei propri coetanei europei. »
Quali obiettivi volete raggiungere?
«Uno degli obiettivi principali, (in un certo senso, anche una sfida), è quello di ideare e applicare una didattica più orientata allo “studente”, come individuo, anziché al “programma” da svolgere. Questo si può ottenere se si lavora per creare competenze. Accanto ad un orientamento consapevole e nello stesso tempo flessibile circa le prospettive future, l’idea di base è quella di fornire agli alunni tutta una serie di stimoli e conoscenze, così da far affiorare in ognuno di loro una possibile consapevolezza su cosa attrae la loro attenzione e, appunto, stimola la loro voglia di crescita e di specializzazione. Una grande mano nello svolgimento di questa “mission” viene data dal digitale, un attrattivo radicato nei giovani.»
A premiare il “Galilei-Costa” di Lecce è stata la qualità formativa, l’impegno nell’innovazione e, soprattutto, la pluriennale esperienza nella didattica orientata all’Educazione all’Auto-Imprenditorialità. La proposta di sperimentazione quadriennale in Sistemi Informativi Aziendali presentata al Ministero ricalca, infatti, l’innovativo progetto “i-Startup” con cui la scuola ha avviato il presente anno scolastico. “i-Startup” è frutto di oltre dieci anni di incentivazione, incubazione e accelerazione di startup giovanili.
Per comprendere meglio la proposta progettuale del Galilei-Costa, abbiamo rivolto alcune domande alla dirigente della scuola, prof.ssa Addolorata Mazzotta.
Perché la vostra scuola ha presentato la candidatura alla sperimentazione?
«E’ parso il naturale sviluppo di quanto il nostro Istituto va perseguendo e realizzando ormai da tempo. Da circa quindici anni infatti, l’Istituto “Galilei-Costa”, in particolare il Settore Economico, si è specializzato in una didattica fortemente improntata all’imprenditorialità ed all’auto-imprenditorialità, incentivando e accompagnando i propri studenti verso la creazione e gestione di vere e proprie micro imprese (start-up), sia prettamente economiche che sociali, tra cui ad esempio: Island of Host, Smart Siti, Salento che Bellezza, IcsOne, il movimento anti bullismo “Mabasta” e MasterProf. Inoltre, a partire dall’attuale anno scolastico 2017/18 e in stretta collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale di Lecce, è operativo presso le classi prime e seconde il progetto “i-Startup” (www.i-startup.it), il quale offre a tutti gli studenti la possibilità di conoscere da vicino il mondo imprenditoriale e, soprattutto, di cimentarsi sul mercato reale con le proprie idee di servizi e prodotti innovativi.»
Quali vantaggi offre il percorso quadriennale?
«Con la candidatura del progetto di un “Istituto Tecnico Economico per l’Imprenditorialità”, ci è stata offerta dal Miur un’opportunità unica, quella di poterci svincolare da alcune rigidità del sistema classico e di ripensare, da zero, un piano di studi (e di esperienze) totalmente mirato all’obiettivo di fornire agli studenti le conoscenze, le abilità e le competenze di un “leader” (capacità decisionale, problem solving, cultura del fallimento, organizzazione delle risorse, comunicazione). Non abbiamo tanto l’intento o l’ambizione di creare un esercito di imprenditori, quanto quello di educare future donne e uomini più autonomi, più consapevoli delle proprie capacità, più fiduciosi nel futuro e più resilienti. E questo potrebbe rappresentare un primo vantaggio non di poco conto. Altro vantaggio è poter offrire l’opportunità a ragazzi, i cui primi obiettivi sono concentrati sullo studio e l’impegno, di poter dare un’accelerata al proprio percorso scolastico ed arrivare con un anno di anticipo alla formazione successiva o di potersi avvicinare al mondo del lavoro un anno prima, alla pari della maggior parte dei propri coetanei europei. »
Quali obiettivi volete raggiungere?
«Uno degli obiettivi principali, (in un certo senso, anche una sfida), è quello di ideare e applicare una didattica più orientata allo “studente”, come individuo, anziché al “programma” da svolgere. Questo si può ottenere se si lavora per creare competenze. Accanto ad un orientamento consapevole e nello stesso tempo flessibile circa le prospettive future, l’idea di base è quella di fornire agli alunni tutta una serie di stimoli e conoscenze, così da far affiorare in ognuno di loro una possibile consapevolezza su cosa attrae la loro attenzione e, appunto, stimola la loro voglia di crescita e di specializzazione. Una grande mano nello svolgimento di questa “mission” viene data dal digitale, un attrattivo radicato nei giovani.»
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