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Naki è ritenuto nemico dello Stato turco per le sue critiche al governo di Erdogan e ad aprile è stato condannato in Turchia a 10 mesi di carcere con l'accusa di propaganda terroristica. Al quotidiano Welt il calciatore ha dichiarato, "sarei potuto anche morire, e ci è mancato davvero poco. Ho sempre saputo che qualcosa del genere potesse accadermi, ma che potesse succedere in Germania non lo avevo mai immaginato".
Alla domanda su chi potrebbe essere stato, lo sportivo ha risposto: "ritengo che possa essere stato un agente dei servizi turchi del Mit, o qualcun altro a cui non piace il mio atteggiamento politico". La Germania, dopo l'attentato, ha istituito una commissione per indagare sul tentato omicidio.
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