BARI - “A campagna elettorale ormai avviata il partito di governo millanta successi non propri, a partire dal settore della cultura, dei musei, che dal centrosinistra non é stato invece sufficientemente valorizzato. L’importante crescita dei visitatori nelle sedi espositive italiane non é di certo ascrivibile alle politiche deboli e fallaci messe in atto dal ministro Franceschini, bensì all’aumento del turismo interno avvenuto nel corso del 2017, dovuto principalmente alla mutata situazione internazionale. Il timore del terrorismo ha spinto gli italiani a viaggiare meno all’estero e a scoprire le bellezze raccolte sul nostro territorio, musei e siti storici e archeologici in primis”, lo dice l’onorevole Vincenza Labriola di Forza Italia.
“Il risultato raggiunto, non trascurabile, non é pertanto paragonabile al minimo impegno profuso dal ministero - prosegue Labriola -. Le risorse messe a disposizione dei nostri musei sono ancora del tutto insufficienti. La cronica carenza di personale rende infatti difficile la gestione ordinaria: i direttori faticano a coprire le giornate d’apertura, così come non viene spesso attuato il fondamentale lavoro di studio e catalogazione delle tantissime opere giacenti nei magazzini. La situazione del museo di Taranto, gioiello del sistema espositivo nazionale, é esemplificativa: il numero di addetti all vigilanza non è sufficiente, elemento che condiziona qualsiasi tentativo di ulteriore crescita, nonostante le chiare capacità e gli sforzi della Direttrice. Priorità sia anche la sicurezza, la tutela del patrimonio, affinché fatti come il furto di Palazzo Ducale a Venezia non vengano a ripetersi. La cultura, oggi usata dal governo come strumento elettorale, divenga obiettivo inderogabile del sistema Italia”.
“Il risultato raggiunto, non trascurabile, non é pertanto paragonabile al minimo impegno profuso dal ministero - prosegue Labriola -. Le risorse messe a disposizione dei nostri musei sono ancora del tutto insufficienti. La cronica carenza di personale rende infatti difficile la gestione ordinaria: i direttori faticano a coprire le giornate d’apertura, così come non viene spesso attuato il fondamentale lavoro di studio e catalogazione delle tantissime opere giacenti nei magazzini. La situazione del museo di Taranto, gioiello del sistema espositivo nazionale, é esemplificativa: il numero di addetti all vigilanza non è sufficiente, elemento che condiziona qualsiasi tentativo di ulteriore crescita, nonostante le chiare capacità e gli sforzi della Direttrice. Priorità sia anche la sicurezza, la tutela del patrimonio, affinché fatti come il furto di Palazzo Ducale a Venezia non vengano a ripetersi. La cultura, oggi usata dal governo come strumento elettorale, divenga obiettivo inderogabile del sistema Italia”.
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