Navalny, giornata di protesta in Russia: oltre 240 i manifestanti arrestati

MOSCA - Si è conclusa la giornata di manifestazioni indette dall'oppositore Aleksei Navalny in Russia, per promuovere tra gli elettori il boicottaggio delle presidenziali di marzo, a cui non è stato ammesso per problemi giudiziari, da lui ritenuti come politicamente motivati. Da Mosca all'Artico, molte città in 46 diverse regioni hanno aderito all'appello del dissidente.

A Mosca, le fonti ufficiali parlano di non oltre mille persone; tra queste anche lo stesso Navalny, subito portato via dalla polizia che lo accusa di aver violato la legge sull'organizzazione di manifestazioni, visto che la protesta nella capitale non era stata autorizzata. Secondo la Ong, Ovd-Info, in tutta la Federazione i fermi sono stati intorno ai 240.

Stamani gli agenti delle forze dell'ordine sono arrivati nella sede del Fondo anti-corruzione dell'oppositore Aleksei Navalny, sostenendo di dover cercare una bomba. A riferirlo la portavoce dello stesso Fondo, Kira Yarmysh sul canale YouTube 'Navalny-Live'. L'edificio è stato evacuato e diversi collaboratori del Fondo sono stati arrestati.

Secondo quanto riportato sempre dalla Yarmysh, la polizia ha fermato gli avvocati del Fondo, il leader del progetto 'Navalny.novosti' e il responsabile dell'ufficio. Dopo essere stato escluso dalla corsa al Cremlino per i una condanna con condizionale per frode - in un caso da lui ritenuto montato per tenerlo fuori dalla politica - Navalny ha indetto per oggi manifestazioni in diverse città del paese per protestare contro quelle che denuncia come elezioni non democratiche.

Oggi a Mosca e San Pietroburgo i suoi sostenitori scenderanno in piazza senza l'autorizzazione dei rispettivi comuni, che avevano proposto ai manifestanti di svolgere la protesta in zone periferiche invece che in centro, come da loro richiesto.

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