BARI - È stato presentato nella mattinata di martedì 30 gennaio, presso la sala giunta di Palazzo di Città , il programma delle manifestazioni previste in occasione della festa di San Giovanni Bosco 2018, “Il Redentore: Casa per molti, madre di tutti, #nessuno escluso”. All’evento, moderato dal giornalista Gustavo Delgado, sono intervenuti il sindaco Antonio Decaro, i presidenti delle commissioni consiliari Culture e Politiche Giovanili del Comune, Giuseppe Cascella e Massimo Maiorano, la consigliera incaricata per le politiche di supporto alle attività culturali nelle scuole Rosa Grazioso, l’ispettore dei Salesiani per l’Italia meridionale c e il direttore dell’Opera salesiana Redentore di Bari don Francesco Preite.
Il sindaco Decaro, nel consegnare una targa ricordo a don Preite e a don Santorsola, ha dichiarato: “Mi piacerebbe estendere l’esperienza dei Salesiani, che ho avuto il piacere di vivere come sindaco, fuori dai confini del quartiere Libertà . Insieme agli altri sindaci dell’area metropolitana, abbiamo presentato un progetto per creare spazi di socializzazione in tutte le periferie. Davanti al Redentore, dove sono state già create zone pedonali, realizzeremo un giardino, piste ciclabili, strutture per attività sportive per la comunità . Contemporaneamente animeremo quegli spazi con la realizzazione di un orto urbano, come abbiamo già fatto all’interno della ex caserma Rossani e a parco Domingo”.
“Il Redentore - ha ricordato don Francesco Preite - conta circa 400 iscritti all’oratorio e un centinaio di ragazzi che frequentano i corsi di formazione professionale. Tra le diverse attività dell’Opera, abbiamo una comunità per minori, che accoglie i ragazzi del circuito penale, e un centro diurno. Tutto quello che facciamo è per i giovani, perché la festa di don Bosco è la festa dei ragazzi delle periferie”.
I consiglieri Giuseppe Cascella e Massimo Maiorano hanno ricordato il ruolo fondamentale che da oltre cento anni l’Opera salesiana svolge nel guidare, sostenere e formare i ragazzi togliendoli dalla strada, e l’impegno degli ex allievi di Don Bosco che continuano a collaborare con le attività dell’Oratorio in favore dei giovani che ne hanno più bisogno.
“Le periferie - ha detto infine Rosa Grazioso - spesso raccontano le storie più belle di una città . Voglio ribadire l’imprescindibile ruolo dei docenti nell’educazione dei giovani: sono loro le ‘piccole luci’ che hanno come riferimento il ‘grande faro’ dell’opera salesiana”.
Il programma della manifestazione prevede per domani, mercoledì 31 gennaio, alle ore 11.30, presso il Redentore, l’incontro di don Angelo Santorsola con circa 100 ragazzi accolti nelle comunità per minori delle case salesiane del Sud Italia (Bari, Napoli, Torre Annunziata, Caserta, Corigliano d’Otranto, Cisternino, Corigliano Calabro). Nel pomeriggio, alle ore 19, presso la chiesa del Redentore, ci sarà la concelebrazione eucaristica presieduta da monsignor Francesco Cacucci, Arcivescovo di Bari-Bitonto.
Il 1 e 2 febbraio, dalle ore 19, in programma un quadrangolare di Calcio, dal titolo “Un calcio alla violenza”, patrocinato dalla commissione Cultura e Sport del Comune di Bari, che vede impegnate le squadre dei giovani e dei papà del Redentore, le rappresentative di ANCE Giovani, Confindustria Giovani, Farmacisti, Università di Bari e Comune di Bari.
Il sindaco Decaro, nel consegnare una targa ricordo a don Preite e a don Santorsola, ha dichiarato: “Mi piacerebbe estendere l’esperienza dei Salesiani, che ho avuto il piacere di vivere come sindaco, fuori dai confini del quartiere Libertà . Insieme agli altri sindaci dell’area metropolitana, abbiamo presentato un progetto per creare spazi di socializzazione in tutte le periferie. Davanti al Redentore, dove sono state già create zone pedonali, realizzeremo un giardino, piste ciclabili, strutture per attività sportive per la comunità . Contemporaneamente animeremo quegli spazi con la realizzazione di un orto urbano, come abbiamo già fatto all’interno della ex caserma Rossani e a parco Domingo”.
“Il Redentore - ha ricordato don Francesco Preite - conta circa 400 iscritti all’oratorio e un centinaio di ragazzi che frequentano i corsi di formazione professionale. Tra le diverse attività dell’Opera, abbiamo una comunità per minori, che accoglie i ragazzi del circuito penale, e un centro diurno. Tutto quello che facciamo è per i giovani, perché la festa di don Bosco è la festa dei ragazzi delle periferie”.
I consiglieri Giuseppe Cascella e Massimo Maiorano hanno ricordato il ruolo fondamentale che da oltre cento anni l’Opera salesiana svolge nel guidare, sostenere e formare i ragazzi togliendoli dalla strada, e l’impegno degli ex allievi di Don Bosco che continuano a collaborare con le attività dell’Oratorio in favore dei giovani che ne hanno più bisogno.
“Le periferie - ha detto infine Rosa Grazioso - spesso raccontano le storie più belle di una città . Voglio ribadire l’imprescindibile ruolo dei docenti nell’educazione dei giovani: sono loro le ‘piccole luci’ che hanno come riferimento il ‘grande faro’ dell’opera salesiana”.
Il programma della manifestazione prevede per domani, mercoledì 31 gennaio, alle ore 11.30, presso il Redentore, l’incontro di don Angelo Santorsola con circa 100 ragazzi accolti nelle comunità per minori delle case salesiane del Sud Italia (Bari, Napoli, Torre Annunziata, Caserta, Corigliano d’Otranto, Cisternino, Corigliano Calabro). Nel pomeriggio, alle ore 19, presso la chiesa del Redentore, ci sarà la concelebrazione eucaristica presieduta da monsignor Francesco Cacucci, Arcivescovo di Bari-Bitonto.
Il 1 e 2 febbraio, dalle ore 19, in programma un quadrangolare di Calcio, dal titolo “Un calcio alla violenza”, patrocinato dalla commissione Cultura e Sport del Comune di Bari, che vede impegnate le squadre dei giovani e dei papà del Redentore, le rappresentative di ANCE Giovani, Confindustria Giovani, Farmacisti, Università di Bari e Comune di Bari.
Tags
Bari