Scuola, docenti infanzia e primaria: il 2018 parte con uno sciopero

ROMA - Aule chiuse nel primo giorno di scuola del nuovo anno per le classi primarie e quelle dell'Infanzia. E' prevista per queste ore una manifestazione di protesta davanti al Ministero dell'Istruzione a Roma. Il cronoprogramma dei manifestanti prevede sit in davanti agli Uffici Scolastici Regionali di Torino, Milano, Bologna, Palermo, Cagliari, Catanzaro e Bari.

Al centro delle proteste, secondo quanto hanno fatto sapere i Cobas, la "vergognosa" sentenza del Consiglio di Stato sui diplomati magistrali.

La vicenda riguarda nello specifico il diritto dei diplomati magistrali prima del 2001-2002 ad essere inseriti nelle graduatorie a esaurimento (Gae).

Da parte delle principali organizzazioni sindacali (Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams) è stata chiesta "una soluzione politica in grado di ricomporre i diritti di tutti", consentendo tra l'altro di "riaprire le graduatorie d'istituto per permettere l'inserimento dei docenti che, collocati in Gae e quindi in prima fascia d'istituto, erano stati esclusi dalla seconda fascia".

Il Miur nel frattempo ha ritenuto necessario sollecitare il parere dell'Avvocatura dello Stato e, una volta acquisito, si è detto pronto a riconvocare le organizzazioni sindacali.


Leo: “Solidarietà ai maestri e alle maestre in sciopero oggi”
- “Siamo accanto ai docenti che hanno manifestato quest’oggi, a seguito della decisione del Consiglio di Stato di negare alle maestre e ai maestri precari con diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2000/01 la possibilità di essere inseriti nelle graduatorie ad esaurimento”. “Capiamo le paure di chi credeva di essere finalmente uscito dal lungo cono d’ombra del precariato e adesso corre il rischio di vedersi nuovamente ricacciato in questa condizione”. Lo dice l’assessore all’Istruzione e alla Formazione Sebastiano Leo dichiarando la propria vicinanza ai maestri e alle maestre pugliesi, che hanno dato vita oggi a una manifestazione davanti all’Ufficio Scolastico Regionale.

“Sarebbe assurdo espellere dal sistema scolastico quei maestri e quelle maestre che con il proprio impegno hanno consentito il pieno funzionamento della scuola dell'infanzia e della scuola primaria e, dopo la recente sentenza del Consiglio di Stato sui diplomati magistrali nelle graduatorie a esaurimento, corrono il rischio di ritrovarsi, come in un assurdo gioco dell’Oca, in una ritrovata condizione di precarietà o, addirittura, di incappare del licenziamento di massa.

Intendo rivolgere un appello al Ministro Valeria Fedeli affinché convochi immediatamente le parti e raccolga le istanze di questi docenti, individuando quanto prima una soluzione politica che, passando per l'aggiornamento del titolo e delle graduatorie e per il riconoscimento degli anni di servizio, possa consentire di mettere a punto un piano di stabilizzazione che apra a una prospettiva certa per questi docenti”.

“Abbiamo bisogno di stabilità – ha concluso Leo – per consentire al nostro sistema scolastico di attestarsi su alti livelli di qualità, garantendo la piena continuità didattica, allo scopo di preservare il diritto alla formazione e allo sviluppo delle persona dei nostri bambini”.

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