ROMA - Il Cdm ha dato il via libera all'intesa sul rinnovo contrattuale degli statali (comparto funzioni centrali) firmato il 23 dicembre tra Aran e sindacati. Arrivano così, dopo un blocco di otto anni, gli aumenti contrattuali per i 250mila dipendenti di ministeri, Inps, Inail e agenzie fiscali. È prevista una forbice di aumenti sullo stipendio base dai 63 ai 117 euro mensili lordi a regime, a partire dal mese di marzo, mentre gli arretrati del 2016 e 2017 potrebbero essere erogati già a partire da febbraio: si va dai 370 euro della fascia più bassa ai 712 della più alta (in media 492 euro).
Dopo l'ok della Ragioneria generale dello Stato manca ancora il via libera della Corte dei Conti, dopo il quale dovrà tornare all'Aran per la firma definitiva con tutte le sigle sindacali. “Via libera al pagamento degli arretrati e degli aumenti previsti dal nuovo contratto per la PA centrale”, commenta sul suo profilo Twitter la ministra per la pubblica amministrazione, Marianna Madia.
Dopo l'ok della Ragioneria generale dello Stato manca ancora il via libera della Corte dei Conti, dopo il quale dovrà tornare all'Aran per la firma definitiva con tutte le sigle sindacali. “Via libera al pagamento degli arretrati e degli aumenti previsti dal nuovo contratto per la PA centrale”, commenta sul suo profilo Twitter la ministra per la pubblica amministrazione, Marianna Madia.
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