Trump: "Non sono intelligente, sono un genio"

WASHINGTON - "Non sono intelligente, sono un genio!". Si difende così il presidente Donald Trump dalla accuse contenute nel libro di Michael Wolff. Poi il presidente Usa attacca su twitter: "Ora che la storia della collusione con la Russia, dopo un anno di intense ricerche, si è rivelata una bufala totale, i democratici e i loro tirapiedi, i media produttori di fake news', hanno tirato fuori il manuale Ronald Reagan e sbraitano sulla stabilità mentale e l'intelligenza".

"In realtà per tutta la mia vita le mie qualità migliori sono state la stabilità mentale ed essere veramente intelligente - ha aggiunto Trump - Anche 'Hillary la corrotta' ha provato a giocare queste carte e come tutti avete notato, le si sono bruciate tra le mani...... Sono passato dall'essere un imprenditore successo, a una star della tv a presidente degli Stati Uniti (al primo tentativo). Credo che questo mi caratterizzi non come un uomo intelligente, ma come un genio. E un genio molto stabile!".

"Non ho mai messo in dubbio l'adeguatezza mentale" di Donald Trump, ha dichiarato il segretario di Stato Usa, Rex Tillerson, in un'intervista esclusiva alla Cnn, rispondendo a una domanda sul libro di Michael Wolff, 'Fire and fury: inside the Trump White House', che ha fatto infuriare il presidente americano. "Non ho alcun motivo di mettere in dubbio la sua adeguatezza mentale", ha dichiarato Tillerson, che ha inoltre assicurato di voler mantenere il suo incarico per l'intero anno. Lo scorso ottobre Nbc News aveva riportato che, nel corso di un incontro al Pentagono, Tillerson aveva definito Trump un "deficiente".