Trump vs Bannon: legali presidente chiedono ritiro libro ex stratega Casa Bianca

Uno dei legali ingaggiati dal presidente Trump ha chiesto il ritiro del libro "Fire and Fury", l'opera del giornalista Michael Wolff con Steve Bannon sui pesanti retroscena della amministrazione americana. In una lettera allo stesso Wolff il legale, Charles Harder, il legale intima la cessazione "di qualsiasi diffusione, anticipazione e rivelazione" riguardante la pubblicazione, che rivela incontri ad altro livello dello staff di Trump con emissari russi.

"Stiamo esaminando una lunga serie di asserzioni prive di fondamento e del tutto false che lei ha fatti nei riguardi del Signor Trump", scrive l'avvocato, agitando la prospettiva di una grave violazione della privacy del presidente e della famiglia. Inoltre, rileva, esiste la possibilità che si possa agire per dolo, dal momento che "il libro ammette nella sua introduzione che in esso sono contenute dichiarazioni non veritiere".

di MARIAGRAZIA DI RAIMONDO - È scontro aperto tra Donald Trump e Steve Bannon per alcune dichiarazioni dell'ex stratega della Casa Bianca sul Russiagate, inserite nel libro del giornalista Michael Wolff. L'opera del giornalista si basa su 200 interviste con lo stesso presidente, con il suo entourage e una serie di vip fuori e dentro l'amministrazione.

Il libro intitolato "Fire and Fury Inside the Trump White House", contiene rivelazioni sul Russiagate fatte dallo stesso Bannon, che punta il dito contro il figlio maggiore del presidente statunitense, accusandolo di tradimento. Secondo l'ex stratega, l'incontro tra Donald Jr e i russi alla Trump Tower durante la campagna elettorale del padre, è da ritenersi "sovversivo" e "antipatriottico".

La reazione del presidente Usa è immediata, e sparando a zero sull'ex chief della Casa bianca, dichiara "Non solo ha perso il lavoro, ha perso anche la testa", aggiungendo, "non ha niente a che fare con me o con la mia presidenza, non rappresenta la mia base".

La portavoce del presidente Sarah Huckabee Sanders definisce l'accusa di tradimento di Bannon "ridicola", precisando che è tutto falso e aggiungendo che Trump a quelle riunioni non hai mai preso parte.

Nel libro l'ex stratega parla di un amministrazione Trump dura, che usa un linguaggio da caserma, la cui indifferenza al potenziale impatto del Russiagate è paragonabile a quella di "chi sta sulla spiaggia aspettando l'impatto di un uragano di categoria cinque".

L'ex braccio dentro del tycoon racconta dettagli sul suo astio con Ivanka e il marito, da lui chiamati "Jaranka", e nel libro dichiara che le indagini sul Russiagate porteranno il figlio di Trump a "rompersi come un uovo" , davanti alle tv nazionali e al procuratore speciale Robert Muller.

L'anticipazione del libro, riportata dal Guardian, si conclude con una nuova rivelazione di Bannon, "tutto gira sul riciclaggio di denaro", citando anche la Deutsche Bank e che questa nuova pista darà filo da torcere all'amministrazione Trump.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto