11 febbraio: 50° anniversario della costituzione apostolica della ‘Basilica Nicolaiana’
di FR. GIOVANNI DISTANTE O.P. - Ricorre quest’anno il 50° Anniversario (1968-2018) della Costituzione Apostolica: Basilicae Nicolaitanae, promulgata l’11 febbraio 1968 dal beato Paolo VI, con la quale “la Basilica di San Nicola viene elevata, in perpetuo, all'onore e alla dignità di Basilica Pontificia, con tutti i diritti ed i privilegi che spettano ai templi insigniti di un tale titolo”. La cerimonia dell'esecuzione del documento, che prevede per la Basilica un Delegato Pontificio, il cui ufficio "è attribuito all'Arcivescovo pro tempore di Bari", fu solennemente celebrata il 9 maggio dello stesso anno alla presenza del Nunzio Apostolico in Italia, Mons. Egano Righi Lambertini, l'Arcivescovo di Bari, Mons. Enrico Nicodemo, il Maestro dell'Ordine dei Predicatori, p. Aniceto Fernandez o.p., il Rettore della Basilica, p. Leonardo Leonardi o.p., alcuni Vescovi della Regione Puglia, tutte le autorità locali e numerosi fedeli.
Pur conservando le stesse norme contenute nella Costituzione Apostolica: Sacris in aedibus, promulgata da papa Pio XII il 5 agosto 1951, con la quale la Basilica e gli edifici annessi vengono affidati ad nutum S. Sedis all’Ordine dei Predicatori, le linee della Basilicae Nicolaitanae sono “redatte secondo un nuovo criterio e cioè adattate ai principi del Concilio Ecumenico e ai bisogni del nostro tempo". I diritti e i doveri della Santa Sede, dell’Arcivescovo di Bari e dei Frati dell'Ordine dei Predicatori, sono ridefiniti in riferimento all'importanza che la Basilica ha acquisito "non solo per l'intera città ma anche per quasi tutta la cattolicità in quanto ha contribuito in ogni tempo a dare impulso al movimento ecumenico”.
Sarà san Giovanni Paolo II, “in un clima di rinnovato fervore sotto l'aspetto liturgico, pastorale, culturale e soprattutto ecumenico”, e in linea con le due precedenti Bolle, ad emanare l'8 maggio 1989 la Costituzione Apostolica: A seguito delle celebrazioni del IX centenario della Traslazione. Grazie alle “sagge e pastorali direttive della Santa Sede e del Delegato Pontificio in persona dell'Arcivescovo pro-tempore di Bari", le attività ecumeniche della Basilica - afferma il documento pontificio - hanno configurato la "specifica vocazione della Chiesa locale di Bari e di tutta la Puglia”.
Queste tre Costituzioni Apostoliche, oltre ad attestare la benevolenza dei Romani Pontefici verso il Tempio Nicolaiano, sottolineano l'importanza che riveste a beneficio dell'unità della Chiesa il culto riservato dai fedeli d'Oriente e d'Occidente al Santo Vescovo di Myra; elogiano ed incoraggiano l'unione che si è andata sempre più consolidando tra la Sede Apostolica, l'Arcivescovo di Bari e l'Ordine dei Predicatori.
Due eventi recenti, il pellegrinaggio a Bari del Patriarca Ecumenico Bartolomeo I, il 6 dicembre 2016, e la traslazione temporanea di una reliquia di San Nicola in Russia nei mesi di maggio-luglio 2017, possibile grazie agli accordi raggiunti nell'incontro del 12 febbraio 2016 a L’Avana tra Papa Francesco e il Patriarca di Mosca Kirill, sono il frutto tangibile di quell'ansia per l’unità fortemente avvertita dal popolo fedele e auspicata nella Costituzione Apostolica del 1968: “in modo che al Cristo vivo corrisponda una Chiesa viva”.
Pur conservando le stesse norme contenute nella Costituzione Apostolica: Sacris in aedibus, promulgata da papa Pio XII il 5 agosto 1951, con la quale la Basilica e gli edifici annessi vengono affidati ad nutum S. Sedis all’Ordine dei Predicatori, le linee della Basilicae Nicolaitanae sono “redatte secondo un nuovo criterio e cioè adattate ai principi del Concilio Ecumenico e ai bisogni del nostro tempo". I diritti e i doveri della Santa Sede, dell’Arcivescovo di Bari e dei Frati dell'Ordine dei Predicatori, sono ridefiniti in riferimento all'importanza che la Basilica ha acquisito "non solo per l'intera città ma anche per quasi tutta la cattolicità in quanto ha contribuito in ogni tempo a dare impulso al movimento ecumenico”.
Sarà san Giovanni Paolo II, “in un clima di rinnovato fervore sotto l'aspetto liturgico, pastorale, culturale e soprattutto ecumenico”, e in linea con le due precedenti Bolle, ad emanare l'8 maggio 1989 la Costituzione Apostolica: A seguito delle celebrazioni del IX centenario della Traslazione. Grazie alle “sagge e pastorali direttive della Santa Sede e del Delegato Pontificio in persona dell'Arcivescovo pro-tempore di Bari", le attività ecumeniche della Basilica - afferma il documento pontificio - hanno configurato la "specifica vocazione della Chiesa locale di Bari e di tutta la Puglia”.
Queste tre Costituzioni Apostoliche, oltre ad attestare la benevolenza dei Romani Pontefici verso il Tempio Nicolaiano, sottolineano l'importanza che riveste a beneficio dell'unità della Chiesa il culto riservato dai fedeli d'Oriente e d'Occidente al Santo Vescovo di Myra; elogiano ed incoraggiano l'unione che si è andata sempre più consolidando tra la Sede Apostolica, l'Arcivescovo di Bari e l'Ordine dei Predicatori.
Due eventi recenti, il pellegrinaggio a Bari del Patriarca Ecumenico Bartolomeo I, il 6 dicembre 2016, e la traslazione temporanea di una reliquia di San Nicola in Russia nei mesi di maggio-luglio 2017, possibile grazie agli accordi raggiunti nell'incontro del 12 febbraio 2016 a L’Avana tra Papa Francesco e il Patriarca di Mosca Kirill, sono il frutto tangibile di quell'ansia per l’unità fortemente avvertita dal popolo fedele e auspicata nella Costituzione Apostolica del 1968: “in modo che al Cristo vivo corrisponda una Chiesa viva”.