BARI - L’iniziativa itinerante si chiama ‘Medici con il camper’ ed è realizzata dall’Associazione Nikolaos Prof. Nicola Damiani Onlus, dai Missionari Comboniani e dai Medici con l’Africa CUAMM; il progetto è uno dei vincitori dell’edizione 2017 di ‘Orizzonti solidali’, il bando di concorso rivolto al terzo settore pugliese promosso dalla Fondazione Megamark in collaborazione con i supermercati Dok, A&O, Famila e Iperfamila e con il patrocinio della Regione Puglia e del suo assessorato al Welfare.
Destinatari dell’iniziativa sono i senza fissa dimora, i rom in insediamenti non autorizzati, gli stranieri e le vittime del caporalato; potranno usufruire di un servizio di prima assistenza sanitaria e ricevere adeguate informazioni su norme igienico-sanitarie e malattie sessualmente trasmissibili. La realizzazione dell’intervento è affidata a uno staff di medici, odontoiatri, volontari, mediatori interculturali, psicologi e consulenti legali. Dopo una prima visita i medici faranno una diagnosi e forniranno trattamento o prescrizione farmacologica; in caso di necessità orienteranno verso le strutture sanitarie territoriali, gli enti di tutela e i servizi di accoglienza e integrazione.
L’unità mobile di strada è già operativa da un paio di anni nei ghetti del territorio foggiano, a Borgo Tre Titoli e a Mezzanone, grazie alla collaborazione dell’Associazione In.Con.Tra di Bari che ha messo gratuitamente a disposizione ogni domenica il camper utilizzato durante la settimana per la distribuzione dei pasti ai bisognosi e ai senza fissa dimora; con il contributo della Fondazione Megamark è stato acquistato un camper attrezzato per gli interventi di primo soccorso, che consentirà ai volontari di ampliare il loro raggio di azione e di raggiungere, grazie alla sinergia con una rete di associazioni (come la Caritas, Comunità di Sant’Egidio, la Onlus Giuseppe Moscati di Bari ecc.) altre situazioni di emergenza su tutto il territorio barese (rom in insediamenti non autorizzati, senza fissa dimora, immigrati, vittime di caporalato, prostitute ecc.).
«Di fronte a una iniziativa così importante - ha commentato Francesco Pomarico, coordinatore della Fondazione Megamark – non abbiamo avuto dubbi sulla necessità di dare il nostro sostegno. È un progetto che concretamente garantisce a chi è meno fortunato un diritto fondamentale, che è il diritto alla salute; siamo orgogliosi di poter contribuire a migliorare, seppur in parte, la qualità della vita di queste persone. È questo l’obiettivo della nostra Fondazione: tendere la mano a chi ha più bisogno».
Destinatari dell’iniziativa sono i senza fissa dimora, i rom in insediamenti non autorizzati, gli stranieri e le vittime del caporalato; potranno usufruire di un servizio di prima assistenza sanitaria e ricevere adeguate informazioni su norme igienico-sanitarie e malattie sessualmente trasmissibili. La realizzazione dell’intervento è affidata a uno staff di medici, odontoiatri, volontari, mediatori interculturali, psicologi e consulenti legali. Dopo una prima visita i medici faranno una diagnosi e forniranno trattamento o prescrizione farmacologica; in caso di necessità orienteranno verso le strutture sanitarie territoriali, gli enti di tutela e i servizi di accoglienza e integrazione.
L’unità mobile di strada è già operativa da un paio di anni nei ghetti del territorio foggiano, a Borgo Tre Titoli e a Mezzanone, grazie alla collaborazione dell’Associazione In.Con.Tra di Bari che ha messo gratuitamente a disposizione ogni domenica il camper utilizzato durante la settimana per la distribuzione dei pasti ai bisognosi e ai senza fissa dimora; con il contributo della Fondazione Megamark è stato acquistato un camper attrezzato per gli interventi di primo soccorso, che consentirà ai volontari di ampliare il loro raggio di azione e di raggiungere, grazie alla sinergia con una rete di associazioni (come la Caritas, Comunità di Sant’Egidio, la Onlus Giuseppe Moscati di Bari ecc.) altre situazioni di emergenza su tutto il territorio barese (rom in insediamenti non autorizzati, senza fissa dimora, immigrati, vittime di caporalato, prostitute ecc.).
«Di fronte a una iniziativa così importante - ha commentato Francesco Pomarico, coordinatore della Fondazione Megamark – non abbiamo avuto dubbi sulla necessità di dare il nostro sostegno. È un progetto che concretamente garantisce a chi è meno fortunato un diritto fondamentale, che è il diritto alla salute; siamo orgogliosi di poter contribuire a migliorare, seppur in parte, la qualità della vita di queste persone. È questo l’obiettivo della nostra Fondazione: tendere la mano a chi ha più bisogno».