BARI - Brutta aggressione ai danni della giornalista del Tg1 Mariagrazia Mazzola, che nel pomeriggio di venerdì 9 febbraio, a Bari, nel quartiere Libertà, mentre svolgeva il suo lavoro è stata presa a schiaffi da una donna. La professionista - trasportata al Policlinico dove si è recato anche il procuratore Giuseppe Volpe - stava intervistando alcuni parenti di un boss, quando è stata aggredita. L'aggressione è avvenuta in un'abitazione a poche decine di metri dalla parrocchia del Redentore, dove stamani si è tenuto un incontro con Don Ciotti, e dove era allestita una camera ardente. La giornalista è sottoposta ad accertamenti e don Francesco Preite, parroco del Redentore, è in ospedale con lei. Al Policlinico si è recato anche il pm di turno Baldo Pisani. Sulla vicenda indaga la squadra mobile di Bari.
Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha condannato duramente l’aggressione subita dalla giornalista Rai durante lo svolgimento del suo lavoro presso il quartiere Libertà, in occasione della visita di Don Ciotti a Bari.
“Quanto accaduto è inaccettabile. Non si può tollerare una violenza di questo tipo nei confronti di una donna e di una professionista impegnata nella ricerca di notizie e approfondimenti. Ancora più se questo accade durante la visita del fondatore di Libera, che apprezzabilmente ha scelto di testimoniare il suo impegno quotidiano contro le mafie, partendo dal quartiere Libertà. Quartiere da tempo ostaggio di organizzazioni criminali che pensano di esercitare un egemonia sul territorio, attraverso anche questi episodi di violenza. Come detto più volte, noi non voltiamo la testa dall’altra parte, e non permetteremo che il nome della nostra città possa essere affiancato ad episodi di questo tipo. Quel quartiere si chiama Libertà e deve essere liberato dalla criminalità organizzata”.
STEFANO: ATTO GRAVISSIMO - “Apprendiamo con rabbia e sgomento dell’aggressione di Mariagrazia Mazzola, giornalista del Tg1 , mentre svolgeva il suo lavoro a Bari, nel quartiere Libertà mentre intervistata la moglie di un boss, per mano di persone attualmente non ancora identificate. Un atto gravissimo che non possiamo tollerare, non possiamo abbassare la guardia dinanzi a tale violenza. Esprimo la mia solidarietà alla professionista, sono certo che le Forze dell’Ordine sapranno fare chiarezza e assicurare alla giustizia i responsabili di tale ignobile gesto”, lo dichiara Dario Stefàno in una nota al capolista al Senato al Collegio Plurinominale Puglia Sud.
Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha condannato duramente l’aggressione subita dalla giornalista Rai durante lo svolgimento del suo lavoro presso il quartiere Libertà, in occasione della visita di Don Ciotti a Bari.
“Quanto accaduto è inaccettabile. Non si può tollerare una violenza di questo tipo nei confronti di una donna e di una professionista impegnata nella ricerca di notizie e approfondimenti. Ancora più se questo accade durante la visita del fondatore di Libera, che apprezzabilmente ha scelto di testimoniare il suo impegno quotidiano contro le mafie, partendo dal quartiere Libertà. Quartiere da tempo ostaggio di organizzazioni criminali che pensano di esercitare un egemonia sul territorio, attraverso anche questi episodi di violenza. Come detto più volte, noi non voltiamo la testa dall’altra parte, e non permetteremo che il nome della nostra città possa essere affiancato ad episodi di questo tipo. Quel quartiere si chiama Libertà e deve essere liberato dalla criminalità organizzata”.
STEFANO: ATTO GRAVISSIMO - “Apprendiamo con rabbia e sgomento dell’aggressione di Mariagrazia Mazzola, giornalista del Tg1 , mentre svolgeva il suo lavoro a Bari, nel quartiere Libertà mentre intervistata la moglie di un boss, per mano di persone attualmente non ancora identificate. Un atto gravissimo che non possiamo tollerare, non possiamo abbassare la guardia dinanzi a tale violenza. Esprimo la mia solidarietà alla professionista, sono certo che le Forze dell’Ordine sapranno fare chiarezza e assicurare alla giustizia i responsabili di tale ignobile gesto”, lo dichiara Dario Stefàno in una nota al capolista al Senato al Collegio Plurinominale Puglia Sud.